COMUNICATO STAMPA
SERVIZIO DI TRASPORTO DI PERSONE MEDIANTE TAXI
COMUNICATO STAMPA
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha deliberato di inviare ai Presidenti del Senato, della Camera e del Consiglio dei Ministri, al Ministro dei Trasporti, ai Presidenti del Consiglio Regionale del Lazio, della Regione Lazio e del Consiglio Comunale ed al Sindaco di Roma, una segnalazione ai sensi dell'art.21 della legge n.287/90 riguardante le condizioni del mercato del servizio taxi con vettura, con particolare riguardo al Comune di Roma.
L'Autorità ritiene che il quadro normativo e regolamentare in vigore possa essere modificato per rendere compatibili gli obiettivi di tutela del consumatore con la promozione della concorrenza nei mercati dei servizi trasporto mediante taxi. A questa iniziativa l'Autorità è giunta anche in seguito alla richiesta del Comune di Roma che intende procedere ad un mutamento dell'assetto regolamentare di questo mercato.
L'Autorità, riconoscendo comunque la necessità dell'obbligo di trasparenza delle tariffe e delle condizioni di trasporto e quelle che riguardano la dotazione obbligatoria dei tassametri, è intervenuta suggerendo le modificazioni normative e regolamentari che ostacolano, a scapito dei consumatori il corretto funzionamento del mercato.
In materia tariffaria, considerato che una delibera impone attualmente di richiedere l'autorizzazione alla stessa amministrazione comunale al fine di applicare sconti sulle tariffe, l'Autorità è convinta dell'opportunità di mantenere un sistema di autorizzazione per la definizione della tariffa massima ed ha suggerito che vengano eliminati i vincoli amministrativi attualmente esistenti che ostacolano la possibilità per gli operatori di fissare tariffe inferiori.
In questa prospettiva, è comunque nessario dare ampia diffusione alle informazioni concernenti le tariffe e le altre condizioni di fornitura del servizio, nonché consentire la "visibilità" dei soggetti che adottano politiche tariffarie differenziate.
Per garantire un più elevato livello di efficienza nel servizio taxi, l'Autorità ha ritenuto che non sia opportuno mantenere una regolamentazione strutturale e generalizzata del numero dei taxi presenti in servizio nel corso della giornata. Ritiene invece necessario stabilire che, nelle fasce orarie o giorni dell'anno tipicamente caratterizzati da livelli di domanda modesti, venga prefissato un numero minimo di taxi che obbligatoriamente effettui il servizio senza limitare, nel contempo, la presenza di altri operatori.
Per ciò che riguarda, invece, l' accesso al mercato, l'Autorità ritiene che una troppo rigorosa limitazione del numero di licenze danneggi l'utente sia dal punto di vista della varietà e diffusione del servizio offerto, sia dal punto di vista del costo del servizio.
Nel caso del Comune di Roma il numero di licenze rilasciate in rapporto alla popolazione residente risulta inferiore a quanto si registra in altre città italiane ed europee e comunque, di gran lunga inferiore al fabbisogno stimato. In base a dati riferiti al 1991, nel Comune di Roma è disponibile un taxi ogni 621 residenti, mentre a Parigi circa uno ogni 144, a Madrid circa uno ogni 201 e a Londra circa uno ogni 364 senza contare gli oltre 40.000 minicab operanti in tale mercato. Anche il confronto con le principali città italiane è sfavorevole a Roma. Infatti, il numero di residenti per taxi è pari a 592 a Torino, a 449 a Napoli ed a 292 a Milano.
L'Autorità ha suggerito, quindi, che il numero delle licenze per l'esercizio di taxi nel comune di Roma, così come in tutti quelli ove si presenti una situazione analoga, venga gradualmente incrementato.
Infine, per quanto riguarda il ruolo degli esercenti, l'Autorità ritiene indispensabile il suo mantenimento, riconoscendo la necessità della massima semplificazione e la trasparenza delle procedure di accesso.
Roma, 2/8/1995
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