IC17 - SETTORE DEI SERVIZI DI FINANZA AZIENDALE
COMUNICATO STAMPA
Collegamenti:
Provvedimento del 6 luglio 1995
COMUNICATO STAMPA
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, d'intesa con la Banca d'Italia, ha ritenuto opportuno avviare un'indagine conoscitiva di natura generale riguardante il settore dei servizi di finanza aziendale.
Tra le attività ricomprese nel settore dei servizi di finanza aziendale si possono in particolare includere: l'avvio alla quotazione in borsa di nuove società; l'organizzazione di consorzi di collocamento e garanzia nell'ambito di aumenti di capitale e di emissioni obbligazionarie di società già quotate; la concessione di prestiti a lungo termine e la trasformazione dell'indebitamento da breve a lungo termine; l'assunzione, a carattere temporaneo, di partecipazioni in imprese al fine di una successiva riallocazione sul mercato; l'assistenza nell'organizzazione e nell'attuazione di operazioni di fusione, acquisizione, cessione; la consulenza connessa a processi di riorganizzazione delle partecipazioni societarie di imprese e gruppi industriali.
La funzione economica svolta dai servizi di finanza aziendale risulta fondamentale per lo sviluppo del mercato dei capitali e per quello dei diritti di proprietà sulle imprese.
La struttura concorrenziale del mercato italiano dei servizi di finanza aziendale appare tuttavia caratterizzarsi per la presenza di un numero assai ristretto di soggetti, quanto meno fra quelli che intervengono nelle operazioni di finanziamento e ristrutturazione aziendale di maggiore rilevanza. L'elevato grado di concentrazione degli operatori può, tra l'altro, rendere più difficoltoso l'effettivo compimento dei processi, recentemente avviati in Italia, di privatizzazione delle principali imprese pubbliche o a partecipazione statale e di liberalizzazione dei mercati in cui dette imprese operano.
Il settore dei servizi di finanza aziendale in Italia appare, inoltre, segnato da un duplice ritardo sia in termini di varietà degli strumenti che in termini di volume delle operazioni. Infine, deve essere sottolineata la ancora limitata presenza delle banche d'affari estere sul mercato italiano. L'indagine verificherà quindi se l'ingresso di nuovi operatori sia ostacolato da barriere di natura finanziaria e distributiva ed eventualmente anche da altri tipi di barriere, quali quelle che potrebbero essere dovute alla specificità del contesto italiano, caratterizzato da legami azionari tra operatori del settore e imprese destinatarie dei servizi.
Roma, 11 luglio 1995