I730 - CONSOZIO COMIECO - GESTIONE DEI RIFIUTI CARTACEI (AVVIO ISTRUTTORIA)
COMUNICATO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
RICICLAGGIO CARTA: ANTITRUST AVVIA ISTRUTTORIA PER POSSIBILE INTESA RESTRITTIVA DELLA CONCORRENZA NEI CONFRONTI DEL CONSORZIO COMIECO
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 18 marzo 2010, ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare se il consorzio Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) abbia posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza, finalizzata a fissare i quantitativi di rifiuti cartacei raccolti da conferire a ciascun associato e a determinare il costo netto di acquisto del materiale cartaceo.
Il Comieco è un Consorzio costituito nel 1998, in base al c.d. Decreto Ronchi, con l’obiettivo di riciclare e recuperare gli imballaggi di carta. Si tratta di un’attività che rappresenta per le cartiere, aderenti al Consorzio, una variabile economica importante: nel 2008 la materia prima generata dalla raccolta differenziata ha avuto un valore di mercato pari a 456 milioni di euro.
Secondo il provvedimento dell’Antitrust, notificato oggi nel corso di alcune ispezioni effettuate in collaborazione con le Unità Speciali della Guardia di Finanza, le delibere del Comieco potrebbero alterare in modo significativo la concorrenza nel settore della produzione di carta. Il meccanismo di ripartizione del materiale raccolto sarebbe infatti determinato in misura proporzionale alla capacità produttiva del singolo operatore: verrebbero in sostanza prestabilite le quantità di rifiuti cartacei (ossia di materia prima) di ciascuna cartiera.
Anche il prezzo al quale le cartiere acquisiscono la materia prima cartacea, al netto dei servizi resi a COMIECO per il ritiro dei rifiuti cartacei (il c.d ‘corrispettivo di mandato’) è stabilito in misura fissa, mentre la sua determinazione dovrebbe essere lasciata alle sole dinamiche di mercato.
Il sistema sanzionatorio previsto dal Comieco per i soci che non rispettano le delibere potrebbe infine rappresentare uno strumento di deterrenza ad adottare comportamenti devianti.
Roma, 30 marzo 2010