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S1063 - SEGNALAZIONE: OBBLIGHI DI SERVIZIO PUBBLICO E CONCORRENZA NEI GOLFI DI NAPOLI E SALERNO


COMUNICATO STAMPA



COMUNICATO STAMPA

TRASPORTI MARITTIMI: ANTITRUST A REGIONE CAMPANIA, RIVEDERE REGOLAMENTAZIONE DEI SERVIZI PASSEGGERI NEI GOLFI DI NAPOLI E SALERNO

L’attuale normativa rischia di alterare la concorrenza e va modificata anche in vista della privatizzazione del gruppo Tirrenia e delle sue controllate regionali, da attuare con gara.

La regolamentazione del trasporto passeggeri nei Golfi di Napoli e Salerno riduce ingiustificatamente gli spazi per la concorrenza. Lo scrive l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in una segnalazione inviata alla Regione Campania, al Governo e al Parlamento. Secondo l’Antitrust occorre una profonda revisione della regolazione per coniugare al meglio obblighi di servizio pubblico e concorrenza.
Per l’Autorità è innanzitutto necessario definire con chiarezza e trasparenza gli obblighi di servizio pubblico, a partire da quello di tutela della continuità territoriale, oggi soddisfatti sia dall’offerta degli operatori privati (non sussidiata) che da quella di Caremar (sussidiata a livello nazionale). L’intervento regolatorio, in particolare in materia di prezzi, andrebbe inoltre circoscritto solo alla parte non profittevole dei servizi. Per minimizzare l’entità dei finanziamenti a carico del pubblico e, al tempo stesso, massimizzare gli spazi per la concorrenza, l’alternativa principale è rappresentata dal ricorso a procedure ad evidenza pubblica. Il servizio dovrebbe essere aggiudicato all’operatore/agli operatori in grado di praticare il prezzo più basso e la differenza tra tale prezzo e quello scelto dal regolatore per garantire il diritto alla mobilità potrebbe essere colmata finanziando direttamente i beneficiari (pendolari e residenti) con voucher o sgravi fiscali. In questo modo i prezzi rifletterebbero i costi delle imprese, permettendo loro di farsi concorrenza su tutte le tipologie di utenti, compresi residenti e pendolari. Verrebbe inoltre così eliminata la possibilità che i sussidi vengano utilizzati per finanziare altri servizi di trasporto forniti in concorrenza o, viceversa, che siano gli utenti dei servizi di mercato a pagare oltre il necessario per finanziare la parte non profittevole del servizio universale.
Nel corso del processo di privatizzazione del gruppo Tirrenia sarebbe in ogni caso necessario che le compensazioni forfetarie legate agli oneri di servizi pubblico riconosciute a Caremar, società che opera sulle rotte dei due Golfi, siano ancorate a parametri obiettivi e prestabiliti, predisposti in modo da orientare le compensazioni ai costi effettivi. Un generale ripensamento dell’assetto regolamentare dei servizi di trasporto marittimo nei due Golfi campani, volto a eliminare le distorsioni derivanti dalla sovrapposizione della regolazione nazionale del gruppo pubblico e quella regionale degli operatori privati, è, infatti, secondo l’Antitrust, tanto più necessario proprio in vista della privatizzazione di Tirrenia e delle sue controllate regionali. Per tale dismissione la cessione dell’intero capitale sociale a uno o più operatori privati, individuati con procedure ad evidenza pubblica, appare la modalità maggiormente compatibile con i principi di tutela della concorrenza.

Roma, 13 luglio 2009