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I697 - RICICLAGGIO DELLE BATTERIE ESAUSTE


COMUNICATO STAMPA


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Provvedimento del 29 aprile 2009


COMUNICATO STAMPA

RICICLAGGIO BATTERIE: ANTITRUST SANZIONA DUE INTESE RESTRITTIVE DELLA CONCORRENZA CON SANZIONI PER COMPLESSIVI 13,3 MILIONI DI EURO

Il Consorzio obbligatorio Cobat da un lato e le società di riciclaggio, insieme alla loro associazione di categoria, dall’altro, hanno condizionato fortemente la competizione nel settore, a danno dei produttori che hanno dovuto sopportare alti costi del piombo secondario

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 29 aprile 2009, ha sanzionato due intese restrittive della concorrenza nel settore del riciclaggio delle batterie al piombo con sanzioni pari a complessivi 13.347.250 euro.

Secondo l’Autorità, con distinti comportamenti, il Cobat (Consorzio obbligatorio batterie al piombo esauste e rifiuti piombosi) da un lato, e le società Eco-Bat, Piombifera Bresciana, Piomboleghe, Me.Ca. Lead Recycling, ESI-Ecological Scrap Industry ed Ecolead, nonché l’Associazione Imprese Riciclo Piombo da Batterie (AIRPB) hanno condizionato fortemente le dinamiche concorrenziali nei mercati nazionali della raccolta e del riciclaggio di batterie al piombo esauste.

L’istruttoria era stata avviata alla luce di alcune segnalazioni di aziende produttrici di batterie al piombo e di aziende impegnate nell’attività di raccolta delle batterie esauste per esportarle all’estero.

Secondo l’Autorità, a partire dal 2002, nei mercati della raccolta e del riciclaggio delle batterie al piombo (come gli accumulatori e le batterie per le automobili) si sono verificati comportamenti restrittivi della concorrenza che si sono tradotti, da ultimo, in un aumento dei costi di produzione di batterie nuove al piombo.

L’INTESA REALIZZATA DAL COBAT

Per l’Antitrust il complesso delle disposizioni contrattuali messe a punto dal Cobat ha ristretto la concorrenza in quanto ha disincentivato sia la formazione di sistemi di raccolta autonomi e paralleli al COBAT stesso, sia le attività di riciclaggio indipendenti rispetto a quelle amministrate dal Consorzio, mantenendo lo status quo sul mercato nazionale del riciclaggio. Cobat ha così condizionato fortemente le dinamiche concorrenziali nei mercati della raccolta e del riciclaggio di batterie al piombo esauste, rendendo meno conveniente la modalità commerciale del “conto lavorazione”, che avrebbe invece permesso ai produttori di pagare il solo servizio di riciclaggio, con una possibile riduzione dei costi di approvvigionamento per i produttori di batterie nuove.

Il sistema messo a punto ha poi avvantaggiato i raccoglitori, che tra il 2004 e il 2006 hanno spuntato un prezzo medio per il piombo raccolto pari a 156,72 euro a tonnellata, contro i 110,64 del Regno Unito e i 127,10 della Germania. Garantendosi l’esclusività dell’intera gestione del ciclo di raccolta e di recupero delle batterie esauste Cobat ha inoltre accumulato nel tempo riserve a bilancio (attualmente pari a 21,7 milioni di euro), che non si sono tramutate in riduzioni del contributo ambientale pagato dai clienti finali di batterie nuove al piombo.

L’INTESA TRA LE AZIENDE DI RICLAGGIO

Per l’Autorità anche le aziende che riciclano le batterie al piombo hanno violato la normativa a tutela della concorrenza: le aziende sanzionate hanno infatti determinato in modo congiunto le rispettive quote di approvvigionamento presso il Consorzio e hanno osteggiato l’accettazione di batterie in conto lavorazione, sottraendo così ai produttori una modalità commerciale per il riciclaggio delle batterie esauste che avrebbe determinato una riduzione dei costi di produzione di batterie nuove.

L’associazione di categoria AIRPB (Associazione Imprese Riciclo Piombo da Batterie) ha avuto un ruolo attivo di coordinamento ed è stata utilizzata dalle aziende come la sede più opportuna nell’ambito della quale raggiungere decisioni condivise.

Di seguito le sanzioni deliberate dall’Autorità:

COBAT
4.400.000 euro
Ecobat S.p.A.
4.588.350 euro
Ecolead S.r.l.
 545.000 euro
ESI-Ecological Scrap Industry S.p.A.
903.500 euro
ME.CA. Lead Recycling S.p.A
994.500 euro
Piombifera Bresciana S.p.A.
1.306.500 euro
Piomboleghe S.r.l.
608.400 euro
AIRPB        
1.000 euro


Roma, 5 maggio 2009