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C9817 - ISTITUTO CENTRALE DELLE BANCHE POPOLARI ITALIANE/SI HOLDING


COMUNICATO STAMPA


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Provvedimento del 26 marzo 2009


COMUNICATO STAMPA

ANTITRUST: VIA LIBERA CONDIZIONATO ALL’ACQUISTO DI CARTASÌ DA PARTE DELL’ISTITUTO CENTRALE DELLE BANCHE POPOLARI

Accettati, rendendoli vincolanti, gli impegni presentati da ICBPI per evitare la creazione di una posizione dominante nelle attività di gestione ed emissione delle carte di credito. Sciolti i legami con il concorrente SIA-SSB

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 26 marzo 2009, ha deciso di autorizzare l’acquisizione, da parte dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (ICBPI) del controllo esclusivo di SI Holding, accettando, rendendolo vincolanti, gli impegni presentati dalla società. Le misure imposte sono tese ad evitare che l’operazione determini una posizione dominante nelle attività di emissione delle carte di credito, di convenzionamento degli esercenti e nelle attività di natura informatica relative alle carte di pagamento internazionali in circolazione sul mercato nazionale.

L’Autorità ha analizzato l’operazione alla luce dell’evoluzione del mercato delle carte di credito che vede le grandi banche internalizzare quest’attività a differenza degli istituti di piccole e medie dimensione che preferiscono rivolgersi a soggetti terzi o per l’acquisizione dell’intero ‘pacchetto’ di servizi (emissioni, convenzionamento degli esercenti, attività di natura informatica) o delle singole attività. In questo contesto l’operazione, senza i necessari correttivi, avrebbe sensibilmente ridotto la possibilità di scelta delle banche medio-piccole e aumentato il potere di mercato della società post-acquisizione: nei mercati dell’emissione delle carte e del convenzionamento degli esercenti, il nuovo operatore, dotato di quote estremamente elevate in un contesto concorrenziale frammentato, rappresenta l’unica impresa erogatrice di servizi per terzi. Inoltre ICBPI sarebbe diventata una società caratterizzata da rafforzati legami strutturali e personali con SIA-SSB, il principale potenziale concorrente per l’erogazione di servizi di natura informatica, a causa dei rapporti detenuti da SI Holding che si sarebbero aggiunti a quelli preesistenti con ICBPI.

Le misure adottate sono finalizzate a:

1) Assicurare la capacità di scelta delle banche attraverso la trasparenza delle condizioni economiche e lo ‘spacchettamento’ dei servizi offerti da parte di ICBPI
La nuova società ha garantito la piena trasparenza nei contratti in termini di condizioni e prezzi applicati ai servizi erogati, con conseguente comparabilità dei modelli adottabili dalle singole banche (integrati nel gruppo o esternalizzati). ICBPI si è inoltre impegnato a non obbligare i propri clienti ad acquistare l’intero pacchetto dei servizi offerti. in questo modo le banche clienti potranno scegliere fornitori diversi.

2)Incidere sulle politiche di prezzo per contenere l’esercizio di potere di mercato conseguente alla concentrazione
ICBPI si è impegnato a fornire i propri servizi ai clienti non azionisti alle stesse condizioni applicate ai clienti azionisti: questo vincolo dovrebbe incentivare politiche di prezzo che contengano l’esercizio del potere di mercato.

3) Garantire modalità di selezione trasparenti nell’eventuale scelta del gestore dei processi informatici
ICBPI si è impegnato, nel caso di ricorso a terzi per la gestione di piattaforme e applicativi informatici, ad adottare modalità di selezione trasparenti e sulla base della miglior offerta economica (prezzo e qualità del servizio reso).

4) Eliminare i legami con il principale concorrente nella gestione dei processi informatici
ICBPI si è impegnata a cedere la partecipazione del 3,10% detenuta in SIA-SSB, operatore di maggiore rilievo nel mercato della gestione dei processi informatici. Viene così sciolto quel legame che non consentiva di considerare SIA-SSB come concorrente effettivo a pieno titolo di ICBPI. ICBPI si è inoltre impegnata a escludere la presenza dai Consiglio di amministrazione dell’intero gruppo di soggetti presenti nella governance di società concorrenti in Italia nel settore delle carte di credito. Tale impegno appare adeguato ad escludere nel futuro l’instaurazione di legami personali, così superando i rischi connessi a situazioni di intrecci tra concorrenti.

Roma, 27 marzo 2009