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CARENAGGIO NEL PORTO DI NAPOLI: ACCERTATO UN ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE DA PARTE DELLA SOCIETÀ CAMED


COMUNICATO STAMPA



COMUNICATO STAMPA

CARENAGGIO NEL PORTO DI NAPOLI: ANTITRUST ACCERTA UN ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE DA PARTE DELLA SOCIETA’ CAMED


L’operatore, condannato a una sanzione di 285mila euro, dovrà rendere note le informazioni sulla disponibilità dei bacini per le prenotazioni anticipate, al fine di permettere ai concorrenti la programmazione dell’attività.


L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 28 ottobre 2009, ha deliberato che la società Cantieri del Mediterraneo (CAMED) ha posto in essere un abuso di posizione dominante nel mercato della messa a disposizione dei bacini di carenaggio e delle aree adiacenti strettamente necessarie per le operazioni di riparazione in bacino nel porto di Napoli. CAMED, che grazie a una concessione di durata trentennale rilasciata dall’Autorità Portuale nel 2004 è concessionaria di bacini di carenaggio nel porto di Napoli, opera anche come impresa di riparazione navale nel medesimo porto.
Secondo l’Antitrust, che aveva avviato l’istruttoria alla luce di una denuncia della società La Nuova Meccanica Navale, CAMED ha messo in atto una condotta in grado di escludere gli altri riparatori operanti nello scalo partenopeo dall’accesso al bacino 3, infrastruttura essenziale e ad oggi non duplicabile. Con i suoi comportamenti, la società ha infatti impedito ai concorrenti di verificare la situazione di disponibilità dei bacini in tempo utile ad una programmazione adeguata delle attività ed essenziale per poter competere efficacemente nell’acquisizione delle commesse.
Per effetto della decisione dell’Antitrust CAMED, alla quale è stata comminata una sanzione di 285mila euro, dovrà rendere note le informazioni sulla disponibilità dei bacini relativamente alle prenotazioni anticipate (quelle che si riferiscono a periodi successivi ai 30 giorni dalla presentazione della domanda), per permettere ai concorrenti di programmare la loro attività.


Roma, 19 novembre 2009