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AS478 - SEGNALAZIONE SULLO SCHEMA DI DLGS RELATIVO ALLO SMALTIMENTO DI PILE AL PIOMBO


COMUNICATO STAMPA


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Segnalazione del 14 ottobre 2008


COMUNICATO STAMPA


AMBIENTE: ANTITRUST, SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO SULLO SMALTIMENTO PILE AL PIOMBO ALTERA MERCATO E RESTRINGE CONCORRENZA

No al sistema del Cobat. Segnalazione inviata a Governo e Parlamento


Lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva europea sullo smaltimento di pile e accumulatori restringe la concorrenza. Lo afferma, in una segnalazione inviata ai presidenti di Camera e Senato e al Governo, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Lo schema di decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 settembre scorso e attualmente all’esame delle competenti commissioni parlamentari che dovranno dare il loro parere, comporta infatti il mantenimento di un unico “sistema” per la raccolta e il trattamento delle batterie al piombo esauste, corrispondente all’attuale Consorzio obbligatorio Batterie al Piombo esauste e rifiuti piombosi – COBAT. Secondo l’Autorità è invece necessario che i sistemi nazionali di raccolta, recupero e smaltimento di rifiuti risultino effettivamente improntati alla tutela e promozione della concorrenza, attraverso una pluralità di soggetti legittimati ad operare anche in competizione tra loro, in modo da ottenere maggiori efficienze di servizio con conseguenti benefici anche sotto il profilo ambientale.

Per l’Antitrust la configurazione del COBAT quale unico possibile “sistema” di raccolta e trattamento delle batterie al piombo esauste, oltre ad alterare in modo ingiustificato la struttura di mercati già attualmente esistenti, ostacolando gravemente la libertà imprenditoriale degli operatori, definisce, al di là di ogni ragionevole criterio di proporzionalità, un regime in grado di precludere ogni sviluppo concorrenziale del settore di riferimento. La sottrazione al mercato di diversi stadi della catena produttiva e l’impossibilità da parte di imprese, pur dotate dei requisiti tecnici, di sicurezza e amministrativi, di operare al di fuori del “sistema” pregiudicano anche la possibilità di conseguire gli importanti obiettivi ambientali che stanno alla base della disciplina comunitaria che il decreto recepisce. L’individuazione di un unico “sistema” legittimato ad operare nella raccolta e smaltimento di batterie esauste può inoltre avere la conseguenza di privare il Paese di una risorsa di assoluto rilievo come il piombo secondario, il quale, se non trattato all’interno dell’unico canale disponibile rappresentato dal COBAT, potrà unicamente essere dirottato al recupero in altri Paesi.


Roma, 17 ottobre 2008