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C8277 - BANCHE POPOLARI UNITE-BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE


COMUNICATO STAMPA


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Provvedimento del 12 aprile 2007


COMUNICATO STAMPA

ANTITRUST: VIA LIBERA CON CONDIZIONI A FUSIONE BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE IN BPU

Accettate misure presentate dalle parti. Prevista cessione sportelli nelle province di Brescia e Bergamo entro 10 mesi. Ubi Banca non sottoscriverà patti di sindacato con Intesa San Paolo e non ricostituirà il Gruppo Lombardo. Previsti possibili limiti di governance ad azionisti Mittel e Tassara  


Via libera condizionato alla fusione di Banca Lombarda e Piemontese in Bpu. Lo ha deciso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nella riunione del 12 aprile 2007, accettando e rendendo vincolanti gli impegni presentati dalle parti.

In particolare la nuova aggregazione (UBI) dovrà cedere nelle province di Brescia e Bergamo un numero di sportelli sufficiente a riportare la quota di mercato locale entro la soglia del 35 per cento. I contratti di cessione dovranno essere stipulati, con soggetti terzi indipendenti e non azionisti della nuova banca, entro i prossimi 7 mesi e la vendita dovrà essere realizzata entro 10 mesi da oggi. In particolare dovranno essere ceduti nella provincia di Brescia un numero di sportelli tra 11 e 22 unità, e, nella provincia di Bergamo, un numero di sportelli compreso tra 6 e 12 unità.

Per evitare inoltre che i legami strutturali di UBI Banca con il gruppo Intesa Sanpaolo determinino un reale e concreto rischio di affievolimento della tensione competitiva tra i due gruppi bancari, UBI Banca:

1) non dovrà sottoscrivere patti di sindacato di voto o di consultazione che dovessero essere conclusi su Intesa Sanpaolo S.p.A.;

2) non dovrà ricostituire il “Gruppo Lombardo” (il gruppo formato da Banca Lombarda, Carlo Tassara S.p.A. e Mittel Partecipazioni Stabili S.r.l. che aveva aderito insieme al patto di Banca Intesa, poi sciolto in occasione della fusione Intesa – San Paolo) o entrarne a farne parte, laddove venisse ricostituito dagli altri ex partecipanti allo stesso. In ogni caso Ubi Banca non dovrà stipulare un eventuale patto di sub-sindacato che dovesse essere concluso relativamente a Intesa Sanpaolo, avente partecipanti e/o finalità e/o contenuti analoghi a quelli dell’accordo che legava i soci riuniti in Gruppo Lombardo;

3) Qualora Carlo Tassara S.p.A. e/o Mittel partecipazioni Stabili s.r.l. dovessero sottoscrivere un patto di sindacato di voto o di consultazione su Intesa Sanpaolo, Ubi Banca provvederà a che non vengano nominate nei suoi organi di governance persone fisiche che, direttamente o indirettamente, controllino le predette società e/o rivestano cariche negli organi direttivi delle stesse. Se già presenti le persone fisiche dovranno essere revocate.

Entro 60 giorni UBI Banca dovrà inviare una prima relazione sull’esecuzione delle misure previste dal provvedimento e, successivamente, una dettagliata informativa sulle modalità con le quali saranno adottate, nel rispetto della tempistica prevista, le misure stesse.

Roma, 13 aprile 2007