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A358 - ENI-TRANS TUNISIAN PIPELINE



COMUNICATO STAMPA


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Provvedimento del 15 febbraio 2006


COMUNICATO STAMPA


SANZIONE DI 290 MILIONI AD ENI PER ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE NELL’APPROVVIGIONAMENTO ALL’INGROSSO DI GAS NATURALE

La società dovrà aumentare capacità di trasporto di 6,5 mld in due tranche entro il 1 ottobre 2008. Valutati positivamente gli ultimi impegni assunti.



L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella sua riunione del 15 febbraio 2006, ha deliberato che l’Eni ha posto in essere un abuso di posizione dominante ostacolando l’ingresso di operatori indipendenti, a partire dal marzo 2007, sul mercato nazionale dell’approvvigionamento all’ingrosso di gas naturale.
In particolare, la condotta accertata è consistita nell’aver interrotto la procedura di potenziamento del gasdotto TTPC, da tempo avviata, e per la quale erano stati firmati contratti di trasporto ship or pay con alcuni shipper.
Per questa ragione l’Autorità  ha comminato una sanzione pari a 290 milioni e ha imposto che Eni ponga termine ai comportamenti distorsivi della concorrenza, cedendo ad operatori terzi, tramite  la propria controllata Trans Tunisian Pipeline Company Ltd., capacità di trasporto addizionale sul gasdotto TTPC per 6,5 miliardi di metri cubi annui di gas entro il 1 ottobre 2008. Eni dovrà garantire l’entrata in servizio di una prima tranche della capacità addizionale, pari a 3,2 miliardi di metri cubi di gas, non oltre il 1° aprile 2008, e di una seconda tranche, pari a 3,3 miliardi di metri cubi di gas, non oltre il 1° ottobre 2008. Ciò corrisponde a precisi impegni già assunti dalla società.
Entro 30 giorni Eni dovrà inoltre fornire all’Autorità la documentazione sulla procedura di allocazione della seconda tranche della capacità addizionale sul TTPC affinché si possa valutare se sia effettivamente improntata a criteri obiettivi e non discriminatori. Entro i successivi 90 giorni dovrà informare l’Autorità dello stato di avanzamento della procedura di allocazione della seconda tranche della capacità addizionale sul TTPC.
In ogni caso l’abuso accertato, per il periodo marzo 2007 (data entro la quale originariamente avrebbe dovuto essere completato il potenziamento del gasdotto TTCP) e aprile 2008, determinerà il mancato ingresso sul mercato rilevante di 6,5 miliardi di metri cubi di gas. Per il restante periodo aprile 2008 – ottobre  2008 l’effetto è quantificato come mancato ingresso di 3,3 miliardi di metri cubi di gas. L’effetto cumulativo della pratica abusiva riscontrata, tenendo conto delle misure proposte da Eni sul gasdotto TTPC,  è dunque pari a 9,8 miliardi di metri cubi di gas su di un periodo di 19 mesi. Si tratta di un volume di gas notevole, sia se rapportato al fabbisogno annuo di gas (pari ad 80 miliardi di metri cubi di gas nel 2004 ed a circa 86 miliardi di metri cubi nel 2005), sia se rapportato alla quota approvvigionata da Eni (pari a circa 53 miliardi di metri cubi nel 2004).
Per l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che aveva avviato l’istruttoria  il 27 gennaio 2005, il comportamento di Eni costituisce una violazione grave dell’articolo 82 del Trattato di Roma. Nel determinare la sanzione l’Autorità ha tenuto anche conto dell’attenuante consistente nel fatto che Eni ha comunque dato avvio, nel corso del procedimento, alla procedura di allocazione della capacità addizionale relativa alla prima tranche del potenziamento del TTPC. Gli impegni assunti di recente da Eni sono stati pertanto favorevolmente valutati dall’Autorità.


Roma, 15 febbraio 2006