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C3460E - PARMALAT/EUROLAT


COMUNICATO STAMPA


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Provvedimento del 30 giugno 2005


COMUNICATO STAMPA


ANTITRUST IMPONE A PARMALAT CESSIONE MARCHI MATESE E TORRE IN PIETRA



L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 30 giugno 2005, ha stabilito di prescrivere alla società Parmalat la cessione di alcuni marchi, Matese e Torre in Pietra, per ripristinare le condizioni di concorrenza effettiva nei mercati del latte fresco di Lazio e Campania.

La decisione scaturisce dalla precedente delibera dell’Autorità dello scorso 27 gennaio 2005 con cui si era accertata la violazione, da parte di Parmalat, delle misure imposte nel luglio del 1999 per l’autorizzazione della concentrazione Parmalat/Eurolat. In particolare, l’Autorità ha accertato che Parmalat, successivamente alla data della delibera del 27 luglio 1999 e al termine previsto per l’adempimento delle condizioni imposte, ha mantenuto, attraverso società riconducibili al gruppo, il controllo dei marchi e degli stabilimenti, confluiti nella società Newlat, che avrebbero dovuto invece essere ceduti. Alla luce dei suddetti fatti, l’Autorità ha ritenuto opportuno valutare la necessità di prescrivere misure idonee a ripristinare le condizioni di concorrenza effettiva nei mercati interessati dalla concentrazione Parmalat-Eurolat.

Sulla base delle evidenze emerse, l’Autorità ha verificato che, proprio a seguito della concentrazione con Eurolat, Parmalat ha acquisito una posizione dominante nei mercati del latte fresco di Lazio e Campania, che tuttora mantiene. Una posizione che ha consentito al gruppo l’adozione durevole di comportamenti indipendenti dai concorrenti e dai consumatori. In particolare, si è registrato in Campania un aumento dei prezzi.

Per questo l’Autorità ha ritenuto necessario, per ripristinare la corretta concorrenza nei mercati del latte fresco di Lazio e Campania, prescrivere a Parmalat la cessione, ad un unico soggetto o a soggetti distinti, di provata esperienza e indipendenti dal gruppo Parmalat, dei marchi Matese e Torre in Pietra, relativi all’intera linea di produzione che ad essi fa capo, e, nel caso in cui la parte acquirente lo richieda, la cessione degli impianti produttivi, attualmente inattivi, di Frosinone e di Paestum-Capaccio Scalo.

Le misure individuate dall’Autorità tengono conto del ridimensionamento di Parmalat sui mercati interessati e più in generale a livello nazionale, e sono proporzionali agli effetti determinati dalla concentrazione sulla struttura dei mercati e sui prezzi del latte fresco registrati in Campania e nel Lazio.


Roma, 30 giugno 2005