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C6133 - BRITISH AMERICAN TOBACCO/ENTE TABACCHI ITALIANI


COMUNICATO STAMPA


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Provvedimento del 17 dicembre 2003


COMUNICATO STAMPA


ANTITRUST AUTORIZZA CONCENTRAZIONE BAT-ETI CON CONDIZIONI



L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 17 dicembre 2003, ha deliberato la chiusura dell’istruttoria nei confronti delle società British American Tobacco (BAT) e Ente Tabacchi Italiani (ETI), autorizzando l’operazione a condizione che BAT non rinnovi il contratto di produzione per conto di Philip Morris, in scadenza il 31 dicembre 2005.

L’operazione in esame consiste nell’acquisizione, da parte di BAT, del 100% capitale sociale di ETI. La concentrazione trae origine dalla gara indetta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nell’ambito del processo di privatizzazione delle proprie attività nel settore del tabacco.

I mercati rilevanti interessati dall’operazione sono quelli della produzione e commercializzazione di: i) sigarette; ii) sigari; iii) tabacco da fumo per pipa e iv) tabacco per il cosiddetto RYO (roll-your-own). Tutti i mercati hanno dimensione nazionale.

Il mercato delle sigarette presenta un elevato grado di concentrazione, con Philip Morris ed ETI che detengono quote che raggiungono complessivamente circa l’80% del totale, sia in valore che in volume, mentre l’acquirente BAT, che e’ stato negli ultimi tempi il concorrente piu’ dinamico del mercato, si colloca tra il 5% ed il 10%. Inoltre, il mercato si caratterizza per il monopolio di fatto nella distribuzione all’ingrosso di sigarette (e di altri tabacchi lavorati), gestito da Etinera, società interamente controllata da ETI e che verrà così acquisita da BAT. Il mercato poi presenta un elevato grado di trasparenza, in conseguenza della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dei prezzi e delle loro variazioni. Infine, ETI intrattiene con Philip Morris due rapporti contrattuali, riguardanti il primo la produzione per conto delle sigarette Diana e Marlboro, il secondo la distribuzione all’ingrosso dei prodotti della stessa Philip Morris.

In conseguenza dell’operazione, BAT arriverà a detenere una quota di mercato superiore al 30%, mentre la quota complessiva di BAT/ETI e di Philip Morris sarà superiore all’85%.

L’Autorità ha ritenuto che l’operazione di concentrazione determina la costituzione di una posizione dominante collettiva in capo a BAT/ETI ed a Philip Morris, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza nel mercato delle sigarette. In conseguenza dell’operazione stessa, infatti, ed unitamente alle caratteristiche del mercato, si creano le condizioni per le quali i due principali operatori non saranno incentivati ad adottare politiche di concorrenza, trovando invece più razionale tenere comportamenti tacitamente collusivi. Tra gli elementi costitutivi della posizione dominante collettiva, particolare rilievo assumono i due contratti di produzione e di distribuzione tra BAT/ETI e Philip Morris, il cui possibile utilizzo, reciproco, a scapito dell’altra impresa è tale da scoraggiare l’adozione di politiche aggressive di prezzo da parte delle stesse due imprese.

Nel corso dell’istruttoria, BAT ha presentato degli impegni all’Autorità. In particolare si è impegnata, per sé e per le sue società controllate, a non rinnovare alla sua scadenza, il 31 dicembre 2005, il contratto di produzione per conto di Philip Morris. L’Autorità ha ritenuto che tale condizione sia idonea e sufficiente a far venir meno la posizione dominante collettiva sul mercato delle sigarette, in quanto viene così eliminato un elemento essenziale di ritorsione, in grado di disincentivare le due imprese leader dal farsi concorrenza. In questa prospettiva, l’Autorità ha altresì precisato che la circostanza che il contratto arrivi alla sua naturale scadenza risulta adeguata rispetto allo scopo di far venir meno la dominanza collettiva, in quanto le parti, anche nel prossimo biennio, dovranno tener conto della futura incapacità di azioni ritorsive determinata  dall’esistenza di una data certa di scadenza del contratto, con conseguente venir meno dello stesso incentivo al rispetto dell’equilibrio tacito raggiunto.  

L’Autorità ha pertanto autorizzato l’operazione, subordinatamente al rispetto della misura consistente nel non rinnovo del contratto di produzione fra BAT/ETI e Philip Morris.


Roma, 18 dicembre 2003