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C6133 - BRITISH AMERICAN TOBACCO/ENTE TABACCHI ITALIANI


COMUNICATO STAMPA


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Provvedimento del 6 novembre 2003


COMUNICATO STAMPA


ANTITRUST AVVIA ISTRUTTORIA SU BAT-ETI: CONCENTRAZIONE PUÒ RESTRINGERE LA CONCORRENZA



L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 6 novembre 2003, ha deliberato l’avvio di un’istruttoria nei confronti delle società British American Tobacco (BAT) e Ente Tabacchi Italiani (ETI).

L’operazione in esame consiste nell’acquisizione, da parte di BAT, del capitale sociale di ETI. La concentrazione trae origine dalla gara indetta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nell’ambito del processo di privatizzazione delle proprie attività nel settore del tabacco.
Sulla base della decisione di rinvio adottata in data 23 ottobre 2003 dalla Commissione Europea, alla concentrazione risulta applicabile la legge n. 287/90 relativamente agli effetti della stessa sui mercati italiani delle sigarette, dei sigari e del tabacco.

Più in particolare, i mercati nei quali operano l’acquirente e l’acquisita sono quelli della produzione e commercializzazione di: i) sigarette; ii) sigari; iii) tabacco da fumo per pipa e iv) tabacco per il cosiddetto RYO (roll-your-own).

Il mercato in esame è caratterizzato da una significativa concentrazione dell’offerta, con le prime due imprese, Philip Morris ed ETI che detengono una quota di oltre l’80%, in termini di volume totale di vendite, mentre BAT supera il 5%.

Il mercato italiano delle sigarette presenta, peraltro, un significativo grado di saturazione, in considerazione del fatto che in esso già operano tutte le principali imprese del settore. Pertanto, modifiche strutturali del mercato possono al più dipendere da iniziative delle imprese già presenti, consistenti nel lancio di nuove marche o nel riposizionamento di quelle esistenti.

Rilevanti rapporti contrattuali, riguardanti sia la distribuzione che la produzione, intercorrono inoltre tra i due principali operatori del mercato italiano delle sigarette, PM ed ETI.
L’entrata di operatori minori può risultare, infine, scoraggiata dal divieto di pubblicità stabilito dalla legislazione vigente, mentre la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei prezzi di vendita delle singole marche di sigarette determina una forte trasparenza.

L’impresa risultante dall’operazione ETI/BAT deterrà una quota, in volume, di oltre il 30%, che determinerà una quota congiunta dei primi due operatori (ETI/BAT e PM) di oltre l’80%.
Ne deriva una situazione di oligopolio in un mercato già saturo, nel quale, per le caratteristiche sopra indicate, i due principali operatori avranno la possibilità di conoscere in modo sufficientemente preciso ed immediato l’evoluzione del reciproco comportamento nel mercato, nonché di adottare una linea comune di azione. Ciò che rileva rispetto al contesto di mercato precedente all’operazione è la circostanza che il secondo operatore dell’oligopolio è costituito, a seguito dell’operazione, proprio dall’impresa che in precedenza rappresentava il principale elemento di dinamicità del mercato.

Considerate le quote di mercato nei quattro settori interessati dall’operazione (sigarette, sigari, tabacco da pipa e tabacco da sigarette), non possono dunque escludersi effetti restrittivi della concorrenza, come conseguenza dell’operazione di concentrazione, tenuto anche conto del monopolio di fatto detenuto da ETI nel mercato della distribuzione dei prodotti di tabacco.

L’Autorità, ritenuto, pertanto, che l'operazione di concentrazione consistente nell'acquisizione del controllo esclusivo di ETI da parte di BAT potrebbe dar luogo alla costituzione di una posizione dominante collettiva sui suddetti mercati, in modo da ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza, ha deliberato l’apertura di un’istruttoria nei confronti di British American Tobacco e Ente Tabacchi Italiani.

L’istruttoria si concluderà entro 45 giorni dalla data d’avvio del procedimento.


Roma, 7 novembre 2003