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AS228 - AS228 - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INFRASTRUTTURE E TRASPORTI


COMUNICATO STAMPA


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Segnalazione del 12 febbraio 2002


COMUNICATO STAMPA


ANTITRUST: PER I LAVORI DELL’ALTA VELOCITA’ MEGLIO IL RICORSO ALLE GARE EUROPEE.


L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella sua riunione del 7 febbraio 2002, ha deliberato una segnalazione, inviata al Presidente del Senato, al Presidente della Camera, al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Economia e Finanze e al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, in merito all’articolo 6 del  disegno di legge in discussione alla Camera dei Deputati recante Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti.
In particolare, il citato articolo abroga una norma della legge Finanziaria 2001 che stabilisce come la progettazione esecutiva e la costruzione delle infrastrutture ferroviarie per l’Alta Velocità, qualora non fossero ancora iniziate alla data di entrata in vigore della legge stessa, debbano essere nuovamente affidate tramite gara, come previsto dalla normativa comunitaria. La norma della Finanziaria 2001 reca altresì la revoca delle concessioni per la parte concernente i lavori rilasciate alla Tav S.p.A. dall’Ente Ferrovie dello Stato. In sostanza, l’articolo 6 del disegno di legge ora all’esame del Parlamento prescrive che le concessioni rilasciate a Tav S.p.A. da Ferrovie dello Stato nel 1991 e 1992, ed i sottostanti rapporti instaurati da Tav S.p.A. con i general contractor proseguano senza soluzione di continuità.
Pur condividendo l’obiettivo perseguito dalla norma del disegno di legge, che mira a realizzare in Italia delle infrastrutture ferroviarie comparabili con quelle presenti in altri paesi europei, l’Autorità ritiene opportuno osservare che le modifiche normative proposte appaiono in contrasto con le norme comunitarie in materia di appalti pubblici, che impongono l’obbligo di gara, nonché con i principi a tutela della concorrenza.
Come più volte sottolineato nel passato dall’Autorità, il raffronto concorrenziale tra il maggior numero di  operatori rappresenta lo strumento più idoneo per individuare le imprese che siano in grado di realizzare le opere affidate in modo efficiente. Ciò garantisce peraltro la minimizzazione dei costi da sostenere per la realizzazione delle opere.
L’Autorità auspica quindi la modifica dell’articolo 6 del disegno di legge e, pertanto, il ricorso al meccanismo della gara per la progettazione e la realizzazione di quelle opere i cui lavori non sono ad oggi ancora iniziati.


Roma, 13 febbraio 2002