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AS146 - AS146 - SEGNALAZIONE: PIANO DI RIORDINO DEL GRUPPO FINMARE


COMUNICATO STAMPA


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Segnalazione del 9 luglio 1998


COMUNICATO STAMPA

Il piano di riordino del Gruppo Finmare mantiene
 il vecchio sistema di protezione a scapito della concorrenza.


        L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inviato al Parlamento e al Governo una segnalazione relativa al piano di riordino del Gruppo Finmare. Il piano, in contrasto con le indicazioni comunitarie e con i principi della concorrenza, permette alle società del Gruppo di sfruttare al massimo i benefici previsti dalla normativa vigente per lo svolgimento della missione pubblica, favorendo così la loro presenza sul mercato anche a scapito della concorrenza.
        Secondo le attuali leggi, i servizi marittimi di linea con le isole prevedono la corresponsione alle società del Gruppo di una sovvenzione di esercizio per le linee ritenute essenziali per assicurare i collegamenti da e per le isole. La normativa attribuisce alle società del gruppo Finmare il compito di proporre le linee e le frequenze ritenute socialmente essenziali e le relative tariffe. E' prevista inoltre la stipula di una convenzione ventennale tra le società e il Ministero dei Trasporti e della Navigazione. Le prestazioni delle società convenzionate trovano corrispettivo nella sovvenzione di equilibrio, che ripiana lo sbilancio tra ricavi e costi.

        Il piano di riordino del Gruppo Finmare suggerisce il mantenimento dell'attuale sistema regolamentare fino alla data ultima consentita e auspica che tale sistema favorisca lo sviluppo delle attività più strettamente commerciali delle società del Gruppo. In particolare un vantaggio significativo nei confronti dei concorrenti verrebbe ottenuto attraverso gli investimenti in naviglio ad alta velocità, finanziati dall'attuale sistema di sovvenzioni e prevalentemente utilizzati sulle rotte commercialmente più attraenti.

        L'Autorità osserva come a livello comunitario è stata avvertita l'esigenza di un maggiore grado di concorrenza nei servizi marittimi di linea, da un lato disponendo, a partire dal 1° gennaio 1999, la liberalizzazione dei servizi di cabotaggio con le isole nell'Unione Europea, dall'altro prevedendo che l'eventuale conclusione di contratti di servizio pubblico, o l'imposizione di obblighi di servizio pubblico agli armatori che svolgono servizi regolari con le isole, avvenga su base non discriminatoria per tutti gli armatori comunitari, rendendo altresì disponibile a tutti l'eventuale compenso per gli obblighi di servizio. E' stato altresì suggerito che gli stessi contratti siano aggiudicati a seguito di gara pubblica.

        Sulla base di queste considerazioni e di precedenti segnalazioni in materia, l'Autorità non può che valutare negativamente l'impostazione del piano di riordino del Gruppo Finmare e pertanto ribadire al Parlamento e al Governo, alla luce dei compiti istituzionali conferitile dalla legge n. 287/90, la richiesta di una sollecita modifica dell'attuale assetto dei servizi di linea con le isole.

        Appare innanzitutto indifferibile la completa assegnazione alla Pubblica Amministrazione della funzione di individuazione dei servizi essenziali e delle loro tariffe, escludendo qualsiasi intervento delle imprese in questo campo.
        L'Autorità giudica inoltre necessario procedere al più presto, sia a livello legislativo sia, ove possibile, già nell'ambito dell'attuale regime convenzionale, ad una chiara separazione del servizio pubblico dalle altre attività. La distinzione tra servizio pubblico ed attività in concorrenza all'interno della stessa impresa potrebbe essere introdotta già ora mediante una modifica delle convenzioni che imponga alle società convenzionate del Gruppo Finmare una contabilità separata.
        E' infine opportuno, ove possibile, consentire l'ingresso di altri operatori sulle linee individuate come appartenenti al servizio pubblico. Nel caso di un solo operatore, occorre svolgere una gara nell'assegnazione del servizio pubblico, come previsto dalle norme comunitarie.
       
        Nel formulare il presente parere, l'Autorità sottolinea come l'adozione di queste misure favorirebbe un miglioramento della quantità e della qualità dell'offerta, una pressione concorrenziale sui prezzi del servizio e una riduzione degli oneri a carico dello Stato. In tal modo si liberrebbero risorse che potrebbero essere destinate a sodddisfare meglio la domanda di trasporto da e per le isole.

Roma, 16 luglio 1998