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AS125 - AS125 - SEGNALAZIONE: TRASPORTO PUBBLICO LOCALE


COMUNICATO STAMPA


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Segnalazione del 27 febbraio 1998


COMUNICATO STAMPA

Segnalazione sul Trasporto Pubblico Locale

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella seduta del 26 febbraio 1998, ha deliberato di inviare al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dei Trasporti, al Ministro della Funzione Pubblica e al Presidente della Commissione bicamerale per l'attuazione della legge n. 59/97 una segnalazione, ai sensi dell'articolo 22 della legge n.287/90, al fine di sollecitare l'adozione di disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo n. 422/97, concernente il conferimento alle Regioni e agli enti locali  delle funzioni e dei compiti in materia di Trasporto Pubblico Locale.

A parere dell'Autorità, l'elevato volume di risorse pubbliche assorbite da sussidi ai servizi di trasporto pubblico locale trova origine nell'operare di più cause: una tariffazione basata sui costi di un servizio pubblico i cui confini non sempre sono chiari e definiti, insufficenti controlli di efficienza e assetti di mercato monopolistici. Tutto ciò si riflette in limitati incentivi all'efficienza interna.

Il risanamento del trasporto pubblico locale richiede quindi una pluralità di interventi. In particolare, l'introduzione, ove possibile, di meccanismi concorrenziali può rappresentare, anche in questo settore, lo strumento più appropriato per l'ottenimento dell'efficienza. Un maggior orientamento al mercato è però spesso condizionato dall'imposizione di obblighi di servizio pubblico non sempre necessari e ciò causa condizioni di esercizio non economiche. Tali obblighi dovrebbero pertanto essere circoscritti alle situazioni per le quali risultano effettivamente indispensabili.

Il riassetto del settore dovrebbe porsi l'obiettivo di massimizzare gli spazi di concorrenza e minimizzare il volume dei sussidi. Il perseguimento di tali obiettivi, pur favorito dalle previsioni del decreto legislativo in esame che responsabilizzano gli enti locali nella definizione della domanda dei servizi di trasporto pubblico locale, richiede di cambiare i modi in cui viene fornito il servizio.

In particolare, l'Autorità auspica:

1)        una modifica delle disposizioni contenute nel decreto legislativo in modo da rendere esplicito che il ricorso alle procedure concorsuali per la scelta del gestore del servizio costituisce la forma ordinaria di affidamento;
2)        che per l'affidamento dei servizi si passi, ove possibile, dallo strumento della concessione al regime autorizzatorio;
3)        l'adozione di metodi di incentivazione basati sul periodico raffronto della performance del singolo operatore con quelle dei soggetti presenti in altri ambiti territoriali;
4)        la riduzione del periodo transitorio durante il quale gli affidamenti della gestione dei servizi  verranno effettuati in assenza di un previo confronto concorrenziale tra operatori;
5)        che il decentramento regionale sia effettuato in modo da rendere comunque possibili forme di concorrenza comparativa e da assicurare la piena separazione dei soggetti che svolgono una funzione di regolazione da quelli che erogano il servizio;
6)        che la riforma del trasporto pubblico locale, e in particolare l'integrazione tra diversi mezzi di trasporto, non costituisca un ostacolo per la separazione, prevista dalla Direttiva Comunitaria n. 91/440, tra la gestione della rete e l'erogazione dei servizi di trasporto ferroviario.

Roma, 3 marzo 1998