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I331 - AUMENTO PREZZI DEI FARMACI


COMUNICATO STAMPA


Collegamenti:
I331 - Provvedimento del 26 febbraio 1998
I332 - Provvedimento del 26 febbraio 1998
I333 - Provvedimento del 26 febbraio 1998


COMUNICATO STAMPA


Avvio di istruttoria nei confronti di società farmaceutiche per presunte intese restrittive della concorrenza


L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, a conclusione dell'indagine conoscitiva sul settore farmaceutico, ha avviato tre procedimenti istruttori nei confronti di alcune imprese  farmaceutiche, per comportamenti che sembrano configurarsi, in contrasto con l'art. 2 della legge n. 287/90, come intese restrittive della concorrenza.
Nel corso dell'indagine sono stati rilevati numerosi casi in cui due o più farmaci, collocati in classe C e appartenenti al medesimo mercato, hanno presentato andamenti di prezzo simili, se non identici, nel biennio 1996-97, cioè dopo la completa liberalizzazione dei prezzi di tali farmaci, avvenuta nel mese di novembre del 1995.
Tali politiche possono essere attuate da imprese che imitano i comportamenti del leader di mercato (ipotesi verosimile in caso di modifiche di prezzo non contemporanee), o realizzarsi a seguito di pratiche concertate (in caso di modifiche simultanee) e quindi in violazione della legge. Entrambi i tipi di comportamento sarebbero favoriti dall'estrema trasparenza riguardo alle politiche di prezzo praticate dalle imprese derivante anche dalla fissazione di un prezzo unico su tutto il territorio nazionale che agevola la conoscenza dei prezzi per i concorrenti.
La prima istruttoria riguarda farmaci contro l'obesità e sostanze capillaro protettrici e vede coinvolte le imprese Servier Italia e l'Istituto Farmaco Biologico Stroder. La seconda istruttoria riguarda sostanze immunostimolanti e vede coinvolte le imprese Byk Gulden Italia e l'Istituto Gentili. La terza istruttoria riguarda medicine che curano l'ipercolesterolemia e vede coinvolte l'Istituto Gentili, la Merck Sharo & Dohme, la Neopharmed, la Sigma-Tau Industrie Farmaceutiche Riunite e la Mediolanum Farmaceutici.
Sulla base degli approfondimenti effettuati, l'evoluzione dei prezzi per alcuni farmaci sembra difficilmente giustificabile come una conseguenza di scelte autonome di case farmaceutiche volte alla massimizzazione dei volumi di vendita e alla conquista di quote di mercato. Piuttosto, la circostanza che l'evoluzione dei prezzi di medicinali concorrenti avvenga, come nei casi in questione, tramite variazioni di uguale entità, applicate contemporaneamente dalle imprese produttrici, costituisce un indizio di una condotta concertata tra le medesime. Dal momento che simili comportamenti sembrano in contrasto con i contenuti dell'articolo 2 della legge n. 287/90, l'Autorità ha avviato i tre procedimenti che si concluderanno nel prossimo mese di ottobre.

Roma, 18 marzo 1998