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A156 - ALBACOM-SERVIZIO EXECUTIVE


COMUNICATO STAMPA


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Provvedimento del 29 maggio 1997


COMUNICATO STAMPA




L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso il procedimento istruttorio avviato nei confronti di Telecom, su denuncia della società Albacom, la quale aveva segnalato alcuni comportamenti ritenuti lesivi della concorrenza tenuti da Telecom nella fornitura del Servizio Executive. Tale servizio nella sostanza prevede l'applicazione di riduzioni tariffarie sulla rete pubblica, cioè nella fornitura di un servizio in monopolio, al raggiungimento di determinati volumi di traffico nell'ambito di un servizio in concorrenza.
Il sistema di sconti Executive prende spunto dal Decreto Ministeriale 16 maggio 1996, relativo alla determinazione di tariffe telefoniche ridotte per elevati volumi di traffico, e può essere praticato solo da Telecom, in qualità di monopolista della rete pubblica commutata.
L'applicazione da parte di un'impresa in posizione dominante di un sistema di sconti che presuppone un legame tra servizi diversi, può rendere non competitive le offerte dei concorrenti che forniscono servizi di fonia liberalizzati, poiché tali operatori non possono praticare autonomamente riduzioni tariffarie sul traffico passante sulla rete pubblica commutata. Il gestore pubblico può così impedire l'accesso al mercato dei servizi di fonia liberalizzati agli operatori concorrenti e in tal modo estendere la propria posizione dominante dal mercato dei servizi in monopolio a quello dei servizi di fonia in concorrenza.
A parere dell'Autorità, il meccanismo tariffario previsto dal DM 16 maggio 1996 appare in contrasto con la normativa a tutela della concorrenza. L'Autorità ha peraltro valutato che i comportamenti posti in essere da Telecom, ed in particolare le modalità di applicazione delle riduzioni tariffarie, si discostano dalle previsioni del citato decreto e quindi sono da ritenersi autonomi comportamenti di impresa suscettibili di violare le disposizioni di cui alla legge a tutela della concorrenza.
Tuttavia, a seguito dei rilievi formulati dalla Autorità nel corso del procedimento istruttorio, Telecom ha preso atto degli aspetti potenzialmente anticoncorrenziali del sistema Executive ed ha apportato modifiche sostanziali al proprio comportamento.
In particolare, Telecom ha riconosciuto che agli operatori di telecomunicazioni, in ragione della loro qualifica di concorrenti, devono essere applicate condizioni di accesso alla rete pubblica quantomeno equivalenti a quelle previste per i propri clienti, così superando l'effetto discriminatorio del meccanismo previsto dal sistema Executive. In tal modo, infatti, i concorrenti di Telecom saranno in grado di fornire ai propri clienti i servizi in concorrenza offrendo agli stessi le medesime condizioni praticate da Telecom sul traffico realizzato sulla rete pubblica commutata.
L'Autorità, pertanto, ha deliberato che gli autonomi comportamenti d'impresa posti in essere da Telecom Italia, pur idonei a costituire una violazione della legge n. 287/90, risultano comunque cessati a seguito degli impegni assunti dalla società.
Inoltre, l'Autorità ha ritenuto opportuno segnalare al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni l'incoerenza tra il decreto 16 maggio 1996 e la normativa a tutela della concorrenza ed ha espresso la necessità di pervenire alla determinazione di nuovi meccanismi tariffari più adeguati al processo di liberalizzazione e più rispettosi della normativa di tutela della concorrenza.

Roma, 12 giugno 1997