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I219 - ASSICURAZIONI GENERALI/UNICREDITO



COMUNICATO STAMPA


Collegamenti:
Provvedimento del 28 maggio 1997


COMUNICATO STAMPA


L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deliberato che l'accordo di collaborazione stipulato il 10 gennaio 1996 tra Assicurazioni Generali S.p.A. e Unicredito S.p.A., relativo alla costituzione dell'impresa comune Casse e Generali Vita S.p.A. ed alla distribuzione dei prodotti assicurativi vita  attraverso gli sportelli di Unicredito, costituisce un'intesa vietata  ai sensi dell'articolo 2, comma 2, della legge n. 287/90, in quanto, tenuto conto del contesto economico e giuridico di riferimento,è idoneo a contribuire in modo rilevante alla realizzazione di un blocco dell'accesso al mercato, nelle provincie di Belluno, Vicenza e Treviso.
Generali, con una raccolta premi pari a 9.569 miliardi nel 1995, si colloca al primo posto nel mercato assicurativo italiano. Unicredito è la finanziaria capogruppo dell'omonimo gruppo bancario, che comprende la Cassamarca e la Cariverona Banca. Il gruppo opera in Italia con una rete di 477 sportelli e con una presenza particolarmente concentrata nel Veneto, ove si contano 318 sportelli.
L'analisi condotta nel corso dell'istruttoria ha mostrato come il mercato della produzione e distribuzione di prodotti assicurativi vita sia caratterizzato, sia a livello nazionale sia a livello locale, da elevate barriere all'ingresso. Infatti, la normativa vigente individua rigidamente la tipologia dei soggetti abilitati ad operare nel collocamento di polizze limitandoli alle figure degli agenti, brokers e promotori finanziari. Il numero di tali operatori è inoltre circoscritto dalla regolamentazione per l'accesso alle relative professioni, che esige l'iscrizione in appositi albi. Inoltre tutte le categorie abilitate, ad eccezione dei broker, la cui attività è peraltro concentrata nel ramo danni, risultano di diritto o di fatto vincolate ad una sola impresa di assicurazioni. Anche il canale bancario, seppure di recente affermazione, viene vincolato dalle imprese di assicurazione in modo esclusivo
In siffatto contesto di mercato, l'intesa tra Generali e Unicredito contribuirebbe in modo assai rilevante all'effetto di blocco nei mercati della produzione e distribuzione assicurativa soprattutto nelle provincie di Belluno, Treviso e Vicenza, poiché in dette zone il primo operatore del mercato assicurativo vita acquisisce la disponibilità della più importante rete bancaria.
Più specificamente, l'intesa comporterebbe un particolare effetto restrittivo nell'area di Belluno, ove il gruppo bancario Unicredito, con un numero di 60 sportelli, detiene una quota di mercato nei depositi pari al 53%, mentre il gruppo Generali detiene una posizione di leader nel mercato assicurativo vita con una quota del 48%.
Analogamente, nelle provincie di Vicenza e Treviso, il contributo che l'intesa apporterebbe all'effetto di blocco deve ritenersi importante dal momento che il gruppo Generali dispone di quote di particolare rilievo, pari al 19% e al 27%, mentre Unicredito costituisce l'operatore principale nel settore del credito con un numero di sportelli pari a ben 80 a Vicenza e 83 a Treviso e con una quota di mercato nella raccolta pari rispettivamente al 25% e il 22%.
In sostanza, nelle provincie citate, la posizione di forza che Generali arriverebbe a detenere a seguito dell'intesa è tale da ridurre in modo sensibile le probabilità di ingresso di nuove imprese di assicurazione e da limitare la possibilità di scelta del consumatore, che difficilmente potrà reperire prodotti assicurativi concorrenti con quelli del gruppo Generali. Ciò comporta dunque il rischio che gli effetti positivi tipicamente riconducibili al fenomeno della bancassicurazione vengano vanificati proprio dalla possibilità che il gruppo assicurativo arrivi ad assumere comportamenti economicamente indipendenti a danno non solo dei concorrenti, ma soprattutto dei consumatori.


Roma, 14 giugno 1997