Cerca nel sito

AS086 - AS86 - SEGNALAZIONE PREZZI CARBURANTI



COMUNICATO STAMPA


Collegamenti:
Segnalazione del 17 marzo 1997


COMUNICATO STAMPA N. 13/97


Il presidente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inviato la seguente segnalazione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro del Tesoro e al Ministro dell'Industria a proposito dei recenti incrementi del prezzo dei carburanti.

        I recenti incrementi del prezzo dei carburanti per autotrazione, non motivati da ragioni fiscali ma decisi autonomamente dalle società petrolifere, hanno ulteriormente accentuato il differenziale tra il prezzo medio industriale italiano e quello degli altri principali paesi europei. Infatti, secondo le rilevazioni del 10 marzo, esso risulta di 71 e di oltre 67 lire superiore a quello medio della UE, rispettivamente per la benzina super con e senza piombo.
        In relazione a tali aumenti, il Ministro del Tesoro ha espresso un parere critico, circa la loro giustificazione che, a suo giudizio, non troverebbe sufficiente fondamento nelle quotazioni internazionali della materia prima.
        L'Autorità ritiene opportuno ribadire al riguardo che gli aumenti del prezzo dei carburanti vanno posti anche in relazione con l'elevato margine lordo che caratterizza la distribuzione in rete di questi prodotti in Italia. Esso risulta, infatti, il più elevato, rispetto agli altri principali paesi europei e, in particolare per quanto riguarda le benzina, quasi doppio rispetto a quello della Francia, quasi triplo rispetto a quello del Regno Unito.
        Lo scorso mese di novembre, l'Autorità ha concluso una indagine conoscitiva sui prezzi dei carburanti a seguito della quale ha suggerito l'opportunità di un duplice piano di intervento, volto a promuovere la concorrenza in questo mercato.
        Da un lato, per quanto attiene agli aspetti normativi, l'Autorità ha inteso ribadire la necessità di favorire una completa liberalizzazione, perseguibile anzitutto mediante il superamento del regime concessorio tuttora in vigore, che regola l'accesso al mercato. La concessione dovrebbe essere sostituita da una semplice autorizzazione a svolgere l'attività di vendita di carburanti in rete. Inoltre, l'Autorità segnalava la necessità di ampliare l'attività commerciale degli impianti di distribuzione, nella duplice direzione sia di estendere la gamma dei prodotti in vendita sia di rimuovere le restrizioni esistenti in materia di orari di apertura e di turni degli impianti.
        Dall'altro lato, l'Autorità individuava la necessità di ridefinire le modalità che attualmente regolano la fornitura di carburanti alla rete. In particolare, l'esistenza di una forte asimmetria nella dotazione di infrastrutture logistiche fra quella disponibile presso il cosiddetto “settore Agip” (comprensivo delle infrastrutture e delle reti distributive Agip Petroli e Italiana Petroli) e le altre società, oltre alla disciplina contrattuale vigente fra le società stesse in materia di permute di prodotti finiti, rappresenta un ostacolo allo stimolo di una concorrenza effettiva.
        In occasione dei recenti rialzi nei prezzi dei prodotti petroliferi, l'Autorità ritiene opportuno segnalare formalmente, ai sensi dell'art.22 della legge n.287 del 10 ottobre 1990, che la rimozione delle restrizioni normative e strutturali ricordate rappresenta una condizione indispensabile per promuovere sul mercato nazionale della distribuzione in rete di carburanti un sufficiente grado di competitività fra le imprese, idonea a determinare politiche di prezzo originate da un effettivo confronto concorrenziale.

Roma, 19 marzo 1997