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SEGNALAZIONE RECEPIMENTO DIRETTIVE COMUNITARIE IN MATERIA DI RIFIUTI



COMUNICATO STAMPA



COMUNICATO STAMPA

        L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha esaminato lo schema di decreto legislativo approvato da governo il 20 settembre 1996, ed attualmente in discussione presso la Commissione Ambiente della Camera, che recepisce le Direttive comunitarie in materia di rifiuti. L'Autorità, in particolare, vi ha ravvisato taluni profili di limitazione delle dinamiche di mercato la cui esistenza non è giustificata dal recepimento dei principi comunitari, né dal perseguimento di obiettivi di tutela ambientale.

        Tali profili riguardano, in particolare, i seguenti aspetti:

a) la compartimentazione a livello regionale del mercato dei rifiuti solidi urbani nella parte in cui comprende anche i rifiuti urbani pericolosi, tipologia di rifiuti la cui raccolta e smaltimento induce ad individuare aree territoriali ottimali di estensione interregionale;

b) la previsione della privativa comunale per i rifiuti solidi urbani anche alle attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti assimilabili agli urbani, ampliamento la cui concreta definizione è, peraltro, affidata alla potestà regolamentare di ogni singolo comune, il quale verrà a trovarsi nelle condizioni di potere definire, di fatto, l'ambito di operatività del proprio monopolio.

c) la previsione sia di una privativa, a favore dei comuni, per la raccolta sul territorio comunale di prodotti riciclabili, sia dell'obbligo della costituzione di consorzi tra produttori di rifiuti da imballaggio, disposizioni che possono realizzare ingiustificate barriere all'ingresso nello svolgimento non solo delle attività oggetto di esclusiva (raccolta sul suolo pubblico) ma anche nella contigua e libera attività della raccolta dei rifiuti riciclabili presso i locali privati delle imprese. Appare infatti più conforme ai principi di tutela del mercato che le imprese su cui gravano gli obblighi di riciclaggio possano scegliere se organizzare autonomamente i propri sistemi di smaltimento, rivolgendosi ad apposite imprese raccoglitrici, ovvero consorziarsi con altre imprese produttrici di rifiuti per beneficiare di eventuali economie di gamma.

Roma, 10 dicembre 1996