I219 - ASSICURAZIONI GENERALI/UNICREDITO
COMUNICATO STAMPA
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Provvedimento del 31 ottobre 1996
COMUNICATO STAMPA
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un'istruttoria sull'intesa, preventivamente comunicata all'Autorità, tra il gruppo assicurativo GENERALI e il gruppo bancario UNICREDITO. Il gruppo UNICREDITO comprende la Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona, la Banca del Monte di Rovigo, la Cassamarca, la MedioVenezie Banca e varie altre società. Il gruppo opera prevalentemente nel Veneto, dove è presente con 324 sportelli. L'intesa ha per oggetto la distribuzione di prodotti assicurativi del ramo vita attraverso gli sportelli del gruppo bancario; l'accordo di bancassicurazione si formalizza per mezzo della creazione di una società comune tra i due gruppi, denominata "Casse e Generali Vita".
Gli effetti di maggior rilievo concorrenziale dell'intesa interessano alcune provincie del Veneto, ossia Belluno, Vincenza e Treviso, in ragione sia delle elevate quote nella distribuzione di prodotti assicurativi vita di cui gode il gruppo Generali, sia dell'ampia capacità di raccolta che nei medesimi mercati il gruppo UNICREDITO è in grado di assicurare. Il gruppo Generali, infatti, oltre a disporre di una estesa rete di agenzie, ha in essere anche accordi distributivi con importanti gruppi bancari, alcuni dei quali con una vasta presenza in quelle province, quali Cassa di Risparmio di Torino, Cassa di Risparmio di Venezia, Cassa di Risparmio di Trieste, Banco Ambrosiano Veneto e Banca Commerciale Italiana.
Il notevole ampliamento della capacità distributiva del gruppo GENERALI, che si determina quale effetto dell'intesa, sommandosi alle elevate quote di mercato che il medesimo gruppo già attualmente possiede sui mercati interessati, sembra in grado di compromettere il mantenimento di un effettivo livello di concorrenza. Ciò anche in considerazione della limitata forza distributiva di cui dispongono, su tali mercati, le altre compagnie di assicurazione concorrenti.
L'accordo distributivo, pur risultando formalmente privo di clausole di esclusiva, potrebbe ugualmente comportare la creazione di una rilevante barriera all'entrata nelle provincie suddette. L'Autorità osserva infatti che il contesto nazionale degli accordi di distribuzione di prodotti assicurativi tramite banche appare caratterizzato da un notevole grado di stabilità anche in assenza di espressi vincoli contrattuali di esclusiva, per via di un'elevata propensione delle banche a distribuire, per ciascun ramo assicurativo, prodotti di un'unica compagnia.
Roma, 19 novembre 1996