SEGNALAZIONE TRASPARENZA TARIFFE TELEFONICHE
COMUNICATO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha scritto al Ministro delle Poste e Telecomunicazioni, in considerazione della rilevanza che la questione assume per un corretto sviluppo delle condizioni concorrenziali nei mercati delle telecomunicazioni, a proposito dell'insufficiente trasparenza di alcune tariffe telefoniche e ha auspicato un rapido intervento dell'Aministrazione.
L'Autorità ha notato che la complessiva riduzione dell'onere del servizio telefonico che deriva dai recenti decreti tariffari sembra rispondere positivamente alle preoccupazioni a suo tempo espresse, ma ha anche richiamato l'attenzione del Ministro sulle manifestazioni di preoccupazione e di protesta che le sono pervenute in conseguenza delle serie difficoltà incontrate nella comprensione dei nuovi meccanismi di misurazione del costo del servizio telefonico e in conseguenza della mancanza di chiarezza delle tariffe addebitate agli utenti della rete fissa quando viene raggiunto un utente della rete radiomobile.
A titolo esemplificativo - si legge nella lettera - della generale situazione di incertezza che informa la materia, valga considerare la nuova disciplina del traffico "interurbano settoriale", ossia tra reti urbane diverse facenti capo al medesimo "centro di settore", ove si sono verificate le più importanti riduzioni tariffarie (circa il 50%). Sotto questo profilo, la regolamentazione contenuta nei decreti tariffari fornisce una definizione generica di traffico interurbano settoriale, facendo riferimento alla distanza di 10 chilometri tra i centri urbani interessati, nel senso che, laddove la distanza sia inferiore, l'utente potrà usufruire della tariffa urbana anziché di quella interurbana.
Un'altra fonte di incertezza - prosegue la lettera - riguardo ai costi sostenuti dagli utilizzatori della rete telefonica fissa "è rappresentata dall'assenza di adeguata informazione sulla disciplina tariffaria dei servizi radiomobili TACS e GSM. Ad oggi, infatti, non risulta sia stato reso noto agli utenti, con il dovuto risalto e precisione, l'effettivo costo che essi sostengono nel raggiungere un utente della rete radiomobile: basti dire che l'avanti-elenco non contiene alcuna informazione in merito al costo delle chiamate alle reti mobili".
Roma, 9 novembre 1996