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Prima volta: Autorità nazionali rinviano concentrazione alla Commissione UE







L’Autorità rinvia la valutazione della concentrazione Radici/Sulzer alla Commissione europea. E’ il primo caso di rinvio congiunto e coinvolge Italia, Spagna, Germania e Regno Unito.


Per evitare che una concentrazione venisse valutata contemporaneamente dalle autorità nazionali di concorrenza di quattro Stati membri, con il rischio di decisioni confliggenti e  di elevati costi amministrativi, per la prima volta dall’entrata in vigore del Regolamento Fusioni comunitario una operazione di concentrazione è stata rinviata in forma congiunta da tutti gli Stati membri coinvolti alla Commissione europea.


L’operazione di concentrazione riguarda l’acquisizione da parte di Promatech, impresa controllata da Radici, gruppo italiano leader nel settore dei telai, dell’insieme delle attività relative al settore meccanotessile del gruppo Sulzer. L’operazione, non rientrante nell’ambito di applicazione del Regolamento comunitario, è stata notificata alle Autorità di concorrenza dell’Italia, del Regno Unito, della Germania e della Spagna. Sotto il profilo concorrenziale, dai primi accertamenti effettuati in sede preistruttoria è emerso che l’operazione è suscettibile di produrre un impatto rilevante sul mercato di dimensione sovranazionale dei telai, in ragione delle quote di mercato detenute dalle parti coinvolte nell’operazione.


La contestuale comunicazione dell’operazione a quattro Autorità di concorrenza ha posto l’esigenza di assicurare il coordinamento nella valutazione dell’operazione. In proposito, l’articolo 22, comma 3, del Regolamento Fusioni prevede la possibilità per uno o più Stati Membri di rinviare alla Commissione europea il controllo di operazioni di concentrazione che, seppur prive di dimensione comunitaria, producono effetti concorrenziali rilevanti in una pluralità di Stati membri. Nel caso di specie, ricorrono le condizioni previste dall’art. 22, in ragione della rilevanza transfrontaliera dell’operazione - che incide su mercati sovranazionali-, della sua significatività sotto il profilo concorrenziale, nonché del coinvolgimento di molte Autorità nazionali nello scrutinio dell’operazione. Su tali presupposti, di concerto con le altre Autorità nazionali di concorrenza e con la stessa Commissione europea, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deliberato di rinviare l’operazione alla Commissione europea affinché questa ne valuti gli effetti sulla concorrenza.


Questa iniziativa rappresenta il primo caso di rinvio congiunto effettuato da più Stati membri della UE ai sensi dell’art. 22 del Regolamento Fusioni. L’iniziativa congiunta è stata realizzata grazie alla fattiva collaborazione instauratasi tra le Autorità nazionali di concorrenza dei paesi membri della UE nell’ambito della ECA (European Competition Authorities), una rete di cooperazione recentemente creata al fine di facilitare lo scambio di informazioni e il coordinamento nell’applicazione delle rispettive normative nazionali antitrust.