Per i consumatori
L'AGCM tutela i consumatori contro le pratiche commerciali scorrette delle imprese nei confronti di chi acquista
ESPLORA
Telefonate commerciali scorrette?
difenditicosi.itSai quali sono i tuoi diritti?
convienesaperlo-agcm.itPer le imprese
L'AGCM vigila sui comportamenti delle imprese, a tutela del libero gioco della concorrenza nel mercato e del rispetto dei diritti dei consumatori
ESPLORAIntese e abusi di posizione dominante
Tutti i procedimentiRating di legalità
Consulta il rating impresePer gli esperti
L'AGCM promuove la diffusione della cultura della concorrenza e della tutela dei diritti dei consumatori
ESPLORALegge annuale sulla Concorrenza
Segnalazioni annuali dell’AutoritàMonitoraggio Advocacy
Consulta i risultati
Comunicati stampa
Vedi tutti
Sanzione di oltre 98 milioni di euro ad Apple per abuso di posizione dominante
L’Autorità ha accertato una condotta restrittiva della concorrenza per quanto riguarda l’App Tracking Transparency (“ATT”) policy, ossia le regole sulla privacy imposte dalla società agli sviluppatori terzi di app distribuite tramite l’App Store
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato alle società Apple Inc., Apple Distribution International Ltd e Apple Italia S.r.l. (di seguito “Apple”) una sanzione di 98.635.416,67 euro per abuso di posizione dominante. Apple ha violato l’articolo 102 del TFUE per quanto riguarda il mercato della fornitura agli sviluppatori di piattaforme per la distribuzione online di app per utenti del sistema operativo iOS. In tale mercato, Apple è in posizione di assoluta dominanza tramite il suo App Store.
Al termine di una complessa istruttoria, condotta anche in coordinamento con la Commissione europea, con altre Autorità nazionali della concorrenza e con il Garante per la Protezione dei Dati Personali, l’AGCM ha accertato la restrittività - sotto il profilo concorrenziale - dell’App Tracking Transparency (“ATT”) policy, ossia delle regole sulla privacy imposte da Apple, a partire da aprile 2021, nell’ambito del proprio sistema operativo mobile iOS, agli sviluppatori terzi di app distribuite tramite l’App Store. In particolare, gli sviluppatori terzi sono obbligati ad acquisire uno specifico consenso per la raccolta e il collegamento dei dati a fini pubblicitari tramite una schermata imposta da Apple, il c.d. ATT prompt che, tuttavia, non risulta sufficiente a soddisfare i requisiti previsti dalla normativa in materia di privacy, costringendo quindi gli sviluppatori a duplicare la richiesta di consenso per lo stesso fine.
L’Antitrust ha accertato che le condizioni dell’ATT policy sono imposte unilateralmente, sono lesive degli interessi dei partner commerciali di Apple e non sono proporzionate per raggiungere l’obiettivo di privacy, così come asserito dalla società. Infatti, dal momento che i dati degli utenti sono un elemento fondamentale su cui si basa la capacità di fare pubblicità online personalizzata, l’inevitabile duplicazione delle richieste di consenso indotta dalle modalità di implementazione dell’ATT policy - che restringe le possibilità di raccolta, collegamento e utilizzo di tali dati - causa un pregiudizio all’attività degli sviluppatori, che basano il proprio modello di business sulla vendita di spazi pubblicitari, e anche a quella degli inserzionisti e delle piattaforme di intermediazione pubblicitaria.
Questa duplicazione produce un’assenza di proporzionalità delle regole dell’ATT policy, considerato che Apple avrebbe dovuto garantire lo stesso livello di privacy degli utenti prevedendo la possibilità, per gli sviluppatori, di ottenere il consenso alla profilazione in un’unica soluzione.
Roma, 22 dicembre 2025
Grazie ad azione Autorità, informazioni più chiare e complete su autonomia di percorrenza delle auto elettriche, perdita di capacità delle batterie e garanzia convenzionale
Chiuse le istruttorie avviate nei confronti di Stellantis Europe S.p.A., Tesla Italy s.r.l., BYD Industria Italia s.r.l. e Volkswagen Group Italia S.p.A.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso con impegni quattro procedimenti istruttori avviati nei confronti di Stellantis Europe S.p.A., Tesla Italy s.r.l., BYD Industria Italia s.r.l. e Volkswagen Group Italia S.p.A. relativi all’adeguatezza e alla trasparenza delle informazioni pubblicizzate sulla autonomia di percorrenza chilometrica dei veicoli elettrici, sulla perdita di capacità delle batterie e sulle limitazioni della garanzia convenzionale sulle batterie.
In particolare, grazie agli impegni resi vincolanti dall’Autorità, i siti web delle società saranno rivisti e rinnovati nella loro struttura in modo che le informazioni su autonomia chilometrica dei veicoli elettrici (non limitate alla mera indicazione di un valore teorico), sui fattori che la influenzano, sulla perdita della capacità di carica della batteria e sulle condizioni e limitazioni di operabilità della relativa garanzia convenzionale siano presentati in maniera chiara, completa e in un’unica sezione dedicata. Il consumatore avrà, quindi, la possibilità di disporre subito di informazioni relative alle caratteristiche principali dei veicoli elettrici.
Sempre grazie agli impegni accolti dall’Autorità, verrà inserito uno strumento di simulazione dell’autonomia dei veicoli, che terrà conto dei principali fattori – tra cui le diverse modalità di utilizzo - che incidono sull’autonomia, consentendo al consumatore di poter confrontare le vetture della stessa fascia presenti sul mercato e di orientare meglio la propria scelta. Sarà anche possibile ottenere una quantificazione, seppur indicativa, dei principali fattori che influenzano l’autonomia effettiva di un veicolo elettrico e il degrado della batteria nel tempo. Infine, verranno inserite informazioni complete e dettagliate sul mantenimento della capacità di carica della batteria (State of Health) ai fini della garanzia convenzionale e sulle condizioni e limitazioni di operatività della stessa.
Tutti gli impegni dovranno essere attuati entro 120 giorni. Inoltre, Stellantis, BYD e Volkswagen assicureranno un miglioramento nel livello di efficienza della batteria dei veicoli elettrici commercializzati, prevedendo, nell’ambito della garanzia convenzionale, un aumento della soglia dello State of Health della batteria a beneficio dei consumatori.
Roma, 19 dicembre 2025
Testo del provvedimento Stellantis
Testo degli impegni Stellantis
Avviata istruttoria nei confronti di Citizen e di Swatch
Citizen e Swatch, tra i principali produttori di orologi, potrebbero adottare strategie commerciali idonee a limitare la concorrenza di prezzo fra i propri rivenditori nella vendita al dettaglio, in attuazione di una intesa verticale restrittiva della concorrenza
L’Autorità della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Citizen Watch Italy S.p.A. e della casa madre giapponese, Citizen Watch Co. Ltd., e un altro nei confronti di The Swatch Group (Italia) S.p.A. e della casa madre svizzera, The Swatch Group Ltd., per accertare una presunta violazione dell’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), consistente nella fissazione dei prezzi pubblici esposti sui canali online dei propri distributori autorizzati (gioiellerie e orologerie).
Citizen, uno dei principali operatori nella produzione e commercializzazione di diversi marchi di orologi - tra i quali, oltre a Citizen, Bulova, Vagary, Fréderique Constantine e Alpina – potrebbe richiedere, alla propria rete di distribuzione selettiva, l’imposizione dei prezzi di vendita. Al contempo, Citizen sembrerebbe effettuare un’attività di monitoraggio, adottando misure commerciali ritorsive verso i distributori che promuovono sconti e prezzi difformi da quelli indicati.
Anche Swatch, un altro dei principali operatori nella produzione e commercializzazione di diversi marchi di orologi - tra i quali, oltre a Swatch, Tissot, Mido e Hamilton - sembrerebbe imporre i prezzi di vendita e quindi attuare attività di monitoraggio nei confronti della propria rete di distribuzione selettiva, adottando misure commerciali ritorsive verso i distributori inadempienti.
Secondo l’Autorità, il sistema di fissazione dei prezzi di rivendita attuato dai due gruppi può integrare una restrizione fondamentale ai sensi dell’art. 4, lett. a), del Regolamento (UE) n. 720/2022 della Commissione europea, nonché una violazione dell’articolo 101 del TFUE.
Mercoledì 3 dicembre i funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto ispezioni nelle sedi di Citizen Watch Italy S.p.A. e di The Swatch Group (Italia) S.p.A.
Roma, 9 dicembre 2025
Teleselling ingannevole, sanzioni per oltre 500 mila euro a sei società di call center
Le società contattavano i consumatori per proporre l’attivazione di contratti di energia e di telefonia e fornivano informazioni ingannevoli su identità del chiamante, oggetto della telefonata, convenienza economica delle offerte commerciali proposte.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato sanzioni per oltre 500 mila euro nei confronti di società di call center che promuovono la conclusione di contratti nel settore dell’energia (Titanium S.r.l. e Fire S.r.l.; J.Wolf Consulting S.r.l.) e nel settore delle telecomunicazioni (Nova Group S.r.l. e Communicate S.r.l.; Entiende S.r.l.). Nello specifico, le sanzioni sono state così articolate: 160 mila euro in solido a Titanium S.r.l. e Fire S.r.l., 120 mila euro a J.Wolf Consulting S.r.l., 80 mila euro a Nova Group S.r.l. e 40 mila euro a Communicate S.r.l.,120 mila euro a Entiende S.r.l.
L’Autorità ha accertato che queste società contattavano i consumatori per proporre l’attivazione di contratti di energia e di telefonia, sulla base di informazioni ingannevoli circa l’identità del chiamante, l’oggetto della telefonata, la convenienza economica delle offerte commerciali proposte. In concreto, le modalità di teleselling hanno assunto diverse forme, tutte accomunate dalla trasmissione di informazioni non trasparenti, omissive o non veritiere.
Nel settore dell’energia è stato accertato che gli operatori dei call center si presentavano come dipendenti di Autorità di regolazione e controllo o di un “centro assistenza bollette” e informavano i consumatori di asseriti aumenti imposti dalla regolazione o di presunte anomalie (doppia attivazione di forniture su un’unica utenza o difficoltà nello switching), per indurli a stipulare un nuovo contratto di fornitura. Per il settore delle telecomunicazioni, invece, gli addetti ai call center affermavano di lavorare per l’ufficio tecnico o amministrativo dell’attuale fornitore e prospettavano, falsamente, imminenti disservizi o la scadenza della tariffa relativa al contratto in corso e l’applicazione di rincari da parte del fornitore dell’utente chiamato. Gli addetti ai call center indicavano altresì che questi eventi potevano essere evitati attivando una nuova offerta con un diverso operatore a condizioni contrattuali particolarmente favorevoli, che poi si rivelavano false.
Tale condotta è dunque risultata idonea a incidere sulla libertà dei consumatori di scegliere in modo consapevole e informato il proprio fornitore, alterando le facoltà di valutare la convenienza delle offerte attraverso la prospettazione di informazioni non rispondenti a realtà, in violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del consumo.
L’Autorità ricorda che è attivo il sito www.difenditicosi.it per dare ai consumatori informazioni utili sui propri diritti e sugli strumenti di difesa dai call center insistenti e aggressivi.
Roma, 9 dicembre 2025
- Testo del provvedimento Fire
- Testo del provvedimento J.Wolf Consulting
- Testo del provvedimento Nova Group
- Testo del provvedimento Entiende
Grazie ad azione Autorità, agli abbonati annuali Metrebus rimborsi per oltre 3 milioni di euro e ristori per ritardi di oltre 15 minuti
Misure a vantaggio dei consumatori per carenze nella regolarità del trasporto pubblico locale (sia di superficie sia in metropolitana). La società si è impegnata anche ad assumere nuovi operatori e a potenziare i canali di informazione per l’utenza
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso con impegni il procedimento avviato lo scorso febbraio nei confronti di ATAC S.p.A. per violazione dell’art. 20 del Codice del consumo. In avvio alla società era stato contestato di avere sistematicamente disatteso, tra il 2021 e il 2023, gli obiettivi di qualità e quantità del servizio di trasporto pubblico locale, di superficie e in metropolitana, erogato a Roma, senza adottare misure per colmare le carenze nella regolarità e senza riconoscere agli utenti un adeguamento delle tariffe o ristori per i disagi arrecati.
Tutti i consumatori in possesso di un abbonamento annuale valido almeno per un giorno nel corso del 2024 avranno diritto a un indennizzo, per un ammontare complessivo di oltre 3 milioni di euro. Nello specifico, ciascun abbonato annuale Metrebus avrà diritto a un rimborso pari a 5 euro, aumentato di altri 5 euro per chi abbia avuto l’abbonamento attivo almeno per un’altra annualità tra il 2021 e il 2023. Attraverso la propria app, inoltre, ATAC implementerà un sistema innovativo di ristoro, unico nel panorama del sistema TPL, che consentirà ai titolari di un abbonamento annuale Metrebus di ottenere un indennizzo in caso di ritardi superiori ai 15 minuti del mezzo di trasporto su cui intendono viaggiare. Il rimborso per il ritardo della corsa sarà pari a 0,50 euro, verrà erogato sotto forma di credito su un borsellino elettronico, presente nell’app di ATAC, e potrà essere utilizzato per l’acquisto di titoli di viaggio, personali o per terzi.
La società si è impegnata anche ad assumere nuovi operatori e a formare parte di quelli già in pianta organica da destinare ai presidi delle stazioni della metropolitana in qualità di agenti di stazione, con un investimento annuo pari a 2,6 milioni di euro. ATAC potenzierà poi i canali di informazione dedicati all’utenza, incrementando la visibilità di servizi già a disposizione dei clienti sul sito ufficiale della società, come la funzione di calcolo del percorso o di prenotazione degli impianti di traslazione per persone a mobilità ridotta. Infine, la società adotterà un programma di compliance per monitorare e prevenire condotte lesive dei diritti dei consumatori.
Roma, 3 dicembre 2025
Sanzione di 500.000 euro a Prenotazioni24 per pratiche commerciali scorrette
La società, attiva nella promozione e rivendita di biglietti di trasporto marittimo nel Mediterraneo, non ha fornito informazioni rilevanti e tempestive sulla natura “intermediata” delle proposte commerciali e sulle caratteristiche specifiche del servizio offerto.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso l’istruttoria, avviata ad aprile 2025, nei confronti della società Prenotazioni24 s.r.l. per pratiche commerciali scorrette e ha irrogato una sanzione pari a 500.000 euro.
L’Autorità ha accertato che la società utilizza siti web con denominazione e grafica simili a quelli delle principali compagnie di navigazione di cui Prenotazioni24 è rivenditrice. Inoltre propone il sito www.traghetti.it come piattaforma di comparazione e non indica in modo adeguato - in fase di primo contatto - il collegamento diretto con la società. Pertanto gli acquisti dei titoli di viaggio sono assoggettati a specifiche condizioni di vendita tra cui l’applicazione di commissioni per il servizio reso. Infine, Prenotazioni24 non fornisce informazioni chiare sulle modalità di presentazione complessiva dei prezzi e delle offerte sul sito www.traghettilines.it.
La prospettazione ingannevole e/o l’omissione di informazioni rilevanti e tempestive in merito all’individuazione del fornitore del servizio e del costo complessivo dei titoli di viaggio costituiscono una pratica commerciale scorretta in violazione degli articoli 20, 21, 22 del Codice del consumo.
Roma, 1° dicembre 2025
Sanzione di 2 milioni a Talea Group S.p.A. per pratica commerciale scorretta
La società, attiva nella vendita online di parafarmaci e di farmaci da banco tramite i siti farmae.it e amicafarmacia.com, ha pubblicato offerte non veritiere su disponibilità e tempi di consegna dei prodotti, ha fatto consegne parziali o tardive e ha ritardato i rimborsi in caso di recesso o di annullamento dell’ordine
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato una sanzione di 2 milioni di euro a Talea Group S.p.A., attiva nel commercio elettronico di parafarmaci e farmaci da banco. La società ha attuato, almeno da novembre 2023, una pratica commerciale scorretta in violazione del Codice del consumo, consistente nella pubblicazione di offerte non veritiere riguardo alla disponibilità e ai tempi di consegna dei prodotti venduti online.
L’istruttoria ha anche accertato che Talea Group ha effettuato consegne parziali o tardive, ha ritardato i rimborsi spettanti a seguito di recesso o di annullamento unilaterale dell’ordine e non ha fornito un adeguato servizio di assistenza post-vendita.
L’Autorità, pur tenendo conto di alcune azioni positive attuate dalla società nel corso dell’istruttoria, ha deliberato che Talea Group S.p.A. comunichi, entro sessanta giorni dalla notifica del provvedimento, le iniziative intraprese per far cessare queste condotte.
Roma, 1° dicembre 2025
Avviata istruttoria su e-bike e monopattini elettrici in sharing nel Comune di Roma
Le società Bird Rides Italy S.r.l., EmTransit S.r.l. e Lime Technology S.r.l. avrebbero ostacolato la fruizione di pacchetti di corse gratuite riservate ad abbonati Metrebus
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti delle società Bird Rides Italy S.r.l., EmTransit S.r.l. e Lime Technology S.r.l. per accertare una possibile pratica commerciale scorretta relativa al servizio di micromobilità elettrica in sharing nel territorio del Comune di Roma.
I tre operatori, che sono gli unici autorizzati a svolgere il servizio di micromobilità (e-bike e monopattini elettrici) nel territorio comunale per il periodo 2023-2026, avrebbero ostacolato la fruizione di pacchetti di corse gratuite riservate ai cittadini con abbonamento annuale Metrebus (titolo di viaggio per il trasporto pubblico locale romano), allungando molto i tempi necessari per l’attivazione del pacchetto gratuito (cd. Pass).
In particolare, dalle segnalazioni pervenute all’Autorità, è emerso che gli abbonati annuali Metrebus che utilizzano il proprio account o ne creano uno appositamente per fruire del pacchetto di corse gratuite, una volta richiesta l’attivazione del Pass, attenderebbero a lungo prima di poterlo utilizzare. I consumatori che hanno inviato solleciti e reclami al servizio di assistenza delle società avrebbero ricevuto risposte interlocutorie con cui sono stati invitati ad attendere l’evasione della pratica.
Martedì 25 novembre i funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto ispezioni nelle sedi delle tre società.
Roma, 27 novembre 2025
Avviato procedimento cautelare nei confronti di Meta per abuso di posizione dominante
Secondo l’Autorità, le nuove condizioni contrattuali di WhatsApp Business Solution Terms, introdotte il 15 ottobre scorso, e l’integrazione di nuovi strumenti di interazione o funzionalità di Meta AI in WhatsApp, possono limitare produzione, sbocchi o sviluppo tecnico nel mercato dei servizi di AI Chatbot.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ampliato il procedimento istruttorio avviato nei confronti di Meta Platforms Inc., Meta Platforms Ireland Limited, WhatsApp Ireland Limited e Facebook Italy S.r.l. - indicate come Meta - con riferimento alle condizioni contrattuali WhatsApp Business Solution Terms. Tali condizioni escludono dalla piattaforma WhatsApp, a decorrere dal 15 ottobre 2025, le imprese concorrenti di Meta AI nel mercato dei servizi di AI Chatbot.
Contestualmente all’ampliamento dell’oggetto dell’istruttoria in corso, l’Autorità ha avviato anche il procedimento per l’adozione di eventuali misure cautelari ex art. 14-bis della legge n. 287/1990, con riferimento alle nuove condizioni contrattuali di WhatsApp Business Solution Terms (introdotte il 15 ottobre 2025) e all’integrazione di ulteriori nuovi strumenti di interazione o funzionalità di Meta AI in WhatsApp.
Secondo l’Autorità, questa modifica delle condizioni contrattuali è suscettibile di limitare la produzione, gli sbocchi o lo sviluppo tecnico nel mercato dei servizi di AI Chatbot, a danno dei consumatori, e costituisce una possibile violazione dell’articolo 102 TFUE.
Inoltre, l’Autorità ritiene che tale violazione della normativa sulla concorrenza da parte di Meta possa pregiudicare, in modo grave e irreparabile, la contendibilità del mercato, a causa della scarsa propensione dei consumatori a cambiare le abitudini che ostacola il passaggio a servizi concorrenti.
Roma, 26 novembre 2025
Grazie ad azione Autorità, consenso utenti Google a collegamento servizi diventa informato e libero
La società fornirà informazioni più puntuali e rigorose sull’uso combinato e incrociato dei dati personali provenienti dai servizi offerti
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso con impegni l’istruttoria avviata a luglio 2024 in merito alla richiesta del consenso degli utenti al “collegamento” dei servizi offerti da Google.
Ad esito dell’intervento dell’Autorità, Google modificherà la richiesta di consenso, fornendo informazioni più chiare e precise sulle implicazioni del consenso sull’uso dei dati personali degli utenti e sulla varietà e quantità di servizi Google (inclusi i servizi di Intelligenza Artificiale, e.g. Gemini) rispetto ai quali ci può essere un uso “combinato” e “incrociato” dei dati personali in caso di rilascio del consenso.
Inoltre la società darà informazioni più chiare e precise sulla possibilità di modulare (e quindi anche limitare) tale consenso soltanto ad alcuni servizi e sulla circostanza che, se i servizi non sono collegati, la maggior parte delle funzioni resterà inalterata. In aggiunta, a tutti gli utenti italiani che, al momento della diffusione della nuova richiesta di consenso, avranno già espresso una preferenza, Google invierà una comunicazione individuale che riepilogherà la scelta effettuata ed evidenzierà le informazioni contenute nella nuova richiesta di consenso.
Roma, 21 novembre 2025
SERVIZI E MODULISTICA
Tutti i serviziLe aree di intervento di agcm
NEWS
Vedi tuttiAvviata una consultazione pubblica su GDO e filiera agroalimentare nell’ambito di una indagine conoscitiva
Leggi di piùSelezione di 50 praticanti con adeguata formazione in materie giuridiche, economiche, statistiche e in materie relative all’archivistica e biblioteconomia presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Leggi di piùProroga del termine per l'invio di osservazioni relativamente agli impegni presentati nell'ambito dell'istruttoria I874 - MASTER SERVICE AGREEMENT TIM-FIBERCOP
Leggi di piùPubblicati gli impegni presentati nell'ambito dell'istruttoria A575 - OSTACOLI ALL'ACCESSO AL MERCATO DEL TRASPORTO FERROVIARIO PASSEGGERI RETE AV
Leggi di piùProrogato il termine per l'invio di osservazioni sul rapporto preliminare relativo all’indagine conoscitiva IC57 - EDITORIA SCOLASTICA
Leggi di piùPubblicato il rapporto preliminare relativo all’indagine conoscitiva IC57 - EDITORIA SCOLASTICA
Leggi di piùAVVISI E CONSULTAZIONI
IC58 - Consultazione pubblica su GDO e filiera agroalimentare nell’ambito di una indagine conoscitiva
Leggi di piùGARE, CONTRATTI E MANIFESTAZIONI DI INTERESSE
Vedi tuttiAvviso di manifestazione di interesse per l'affidamento del servizio di manutenzione degli apparati di rete HPE ARUBA
Leggi di piùAvvio RDO Mepa per l'affidamento dei lavori di adeguamento delle dorsali elettriche dell'edificio sede AGCM - CIG B84EDB1238
Leggi di piùAvvio RDO Mepa per l'affidamento dei lavori per la realizzazione di un ascensore all’interno di una chiostrina presso l’edificio sede dell’AGCM CIGB833E840F0
Leggi di piùAVVIO GARA EUROPEA CONGIUNTA A PROCEDURA TELEMATICA APERTA ex art.71 d.lgs 36/2023 per affidamento servizi di assistenza sanitaria e medicina preventiva (check-up) del personale in servizio e quiescenza di Banca d'Italia, CONSOB, AGCM e ACN CIG:B8CF4D67B2
Leggi di piùAvvio Procedura aperta telematica sopra soglia comunitaria per l’affidamento del servizio assicurativo di copertura Cyber Risk - CIG B58DFD8BFC
Leggi di piùAvvio Procedura aperta telematica sopra soglia comunitaria per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per l’Autorità - CIG B58E1B6673
Leggi di piùCONTA FINO A DIECI
convienesaperlo.agcm.it
Il decalogo dell’AGCM ti aiuta ad orientarti negli acquisti sul web e ad evitare di essere ingannato
Teleselling aggressivo
DIRITTO DI ESSERE TUTELATI
convienesaperlo.it
L'AGCM tutela i consumatori contro tutte le pratiche commerciali scorrette delle imprese nei confronti di chi acquista.
BOLLETTINO SETTIMANALE
Ogni settimana vengono pubblicati nel Bollettino i provvedimenti adottati dall'Autorità.
vai al bollettino
N°49