AS179 - AS179 - SEGNALAZIONE: NORME SULLE DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTE
COMUNICATO STAMPA
Collegamenti:
Segnalazione del 8 luglio 1999
COMUNICATO STAMPA
L’Antitrust segnala due disegni di legge che attribuiscono
ingiustificati poteri ai consorzi di tutela dei prodotti DOP
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è intervenuta, con una segnalazione al Parlamento e al Governo, in materia di denominazioni di origine protetta (DOP), relativa al disegno di legge comunitaria per il 1999 e al disegno di legge recante "Norme sulle denominazioni di origine protetta, sulle indicazioni geografiche protette e sulle attestazioni di specificità dei prodotti agricoli ed alimentari in attuazione delle disposizioni comunitarie".
Le norme esaminate intendono attribuire ai consorzi di tutela dei prodotti DOP poteri che risultano loro preclusi sulla base dei principi e delle norme stabiliti in ambito comunitario e nazionale, in quanto attribuiti ad organismi diversi. In particolare, sarebbe riattribuito ai consorzi il potere di apporre marchi o contrassegni ai prodotti DOP, attività che, dal 1° gennaio 1998, è svolta da organismi di controllo indipendenti, appositamente autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole, e che costituisce atto conclusivo della procedura di verifica della conformità dei prodotti DOP ai disciplinari di produzione. Pertanto, la disposizione si pone in contrasto con il disposto del regolamento comunitario 2081/92, che disciplina la materia, e potrebbe introdurre vincoli ingiustificati alla libertà imprenditoriale delle singole imprese attive nelle produzioni DOP.
Inoltre, entrambi i testi legislativi consentirebbero ai consorzi di stipulare accordi e adottare delibere ai sensi dell’art.11 del D. Lgs. 173/98, che disciplina la possibilità di stipulare accordi nel settore agroalimentare, in materia di programmazione della produzione e di approvazione di piani di miglioramento della qualità dei prodotti DOP, con conseguente limitazione del volume di offerta. Tali accordi possono essere stipulati fra imprenditori agricoli o fra imprenditori agricoli ed imprese. Pertanto, la norma in questione vorrebbe attribuire ai consorzi, che rappresentano prevalentemente gli interessi delle imprese di trasformazione, un potere volto a consentire agli stessi di determinare unilateralmente i livelli quantitativi massimi di produzione, in netto contrasto con quanto fin qui sostenuto dall’Autorità in numerosi procedimenti istruttori, nonché nella sua attività di segnalazione.
Roma, 20 luglio 1999