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C1737 - CECCHI GORI/CINEMA ROMA E FIRENZE


COMUNICATO STAMPA


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Provvedimento del 26 gennaio 1995


COMUNICATO STAMPA

        L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso l'istruttoria per omessa comunicazione preventiva dell'acquisizione di Safin Cinematografica  SpA da parte del Gruppo Cecchi Gori.
        L'Autorità, ai sensi dell'art. 19, comma 2 della legge n. 287/90 ha irrogato una sanzione amministrativa nei confronti di Multi 91 e di Cecchi Gori Group, rispettivamente nella misura di un milione e di 49 milioni di lire.  Multi 91 è la società del Gruppo Cecchi Gori che si occupa della gestione e programmazione delle sale cinematografiche.
        Oltre ad aver accertato il mancato rispetto dell'obbligo di comunicare preventivamente la concentrazione, l'Autorità, nella stessa adunanza, ha deliberato l'avvio dell'istruttoria sul merito dell'operazione. Il procedimento ha lo scopo di verificare se l'acquisizione di Safin possa determinare la costituzione di una posizione dominante sul mercato interessato, cioè quello dell'esercizio cinematografico nella città di Roma. Infatti, tramite l'acquisizione della Safin, il circuito facente capo al Gruppo Cecchi Gori ha incrementato la propria quota di mercato dal 20% del numero delle sale cinematografiche ad una quota pari a circa il 50%.
        La possibilità di competere da parte dei concorrenti presenti sullo stesso mercato appare assai limitata, in quanto con l'eccezione del circuito diCinema 5 e Cinema 5 Gestione, al quale fanno capo il 32% circa del totale delle sale attive di prima visione, gli altri operatori sono rappresentati da piccole imprese che programmano per lo più singole sale cinematografiche.
        L'eventuale acquisizione di una posizione dominante da parte del circuito cinematografico di Cecchi Gori sarebbe rafforzata dalla presenza di elevate barriere all'accesso su questo mercato. La vigente normativa del settore, come già segnalato dall'Autorità a Parlamento e Governo, impone, infatti, rigidi criteri per il rilascio dell'autorizzazione all'apertura di nuove sale, limitando così la concorrenza  potenziale dell'esercizio cinematografico.



                                                                Roma, 13 febbraio 1995