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A366 - COMPORTAMENTI RESTRITTIVI SULLA BORSA ELETTRICA


COMUNICATO STAMPA


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Provvedimento del 6 aprile 2005


COMUNICATO STAMPA



ANTITRUST APRE ISTRUTTORIA SU ENEL E ENEL PRODUZIONE PER DISTORSIONI DELLA CONCORRENZA NELLA FISSAZIONE DEI PREZZI ALLA BORSA ELETTRICA



L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 6 aprile 2005, ha deliberato di aprire un’istruttoria nei confronti delle società Enel e Enel Produzione per presunto abuso di posizione dominante nella fissazione dei prezzi alla borsa elettrica.

La decisione dell’Autorità scaturisce da una segnalazione dell’Autorità per l’Energia e Elettrica e il Gas (AEEG) riguardante alcune anomalie di prezzo riscontrate nel giugno del 2004 e nel gennaio del 2005 sia nel livello dei prezzi d’acquisto dell’energia elettrica (il cosiddetto prezzo unico nazionale) nel mercato del giorno prima, sia nei vari prezzi zonali ricevuti dai produttori a seconda del luogo di immissione dell’energia nella rete di trasmissione nazionale.

Una precedente indagine conoscitiva svolta congiuntamente dall’Autorità e dall’AEEG ha dimostrato come, con riferimento al periodo 1 aprile – 30 settembre 2004, Enel Produzione abbia avuto un ruolo di assoluto rilievo nella definizione del prezzo dell’energia che si è determinato sul mercato centralizzato delle offerte (borsa elettrica). Attraverso questo potere, Enel Produzione è tuttavia in grado di fissare il prezzo dell’energia sull’intero mercato all’ingrosso.

Gli elementi forniti dall’AEEG nella segnalazione all’Autorità, offrono alcuni indizi per ritenere che, al di là delle condotte specifiche nei mesi suddetti, Enel, tramite la controllata Enel Produzione, non si sia limitata a esercitare lecitamente il potere di mercato detenuto, ma abbia agito da impresa dominante, a partire dall’avvio della borsa elettrica, attraverso condotte abusive volte ad estendere tale  potere di mercato su più aree geografiche rilevanti, limitando la capacità competitiva dei terzi laddove potenzialmente realizzabile.

Sulla base degli stessi elementi sembra ipotizzabile che Enel abbia tenuto, lungo tutto l’arco di tempo compreso dall’avvio della cosiddetta borsa elettrica (1° aprile 2004) sino ad oggi, una alternanza di condotte, ora aventi finalità escludenti nei confronti dei concorrenti, ora caratterizzate da strategie di prezzo non aggressive.
Più in particolare, Enel sembra aver sfruttato il potere di fissazione del prezzo detenuto nel mercato geografico Macrosud (centro nord, centro e sud peninsulare) dove è a tutt’oggi, assolutamente indispensabile per la quasi totalità delle ore della giornata, al fine di tenere prezzi molto elevati, condizionare i flussi in importazione/esportazione dalla zona verso quelle interconnesse confinanti ed estendere quindi la sua capacità di dettare i prezzi all’ingrosso dell’energia anche in mercati geografici diversi e contigui (macrozona Nord e MacroSicilia).
 
Ritenuto, pertanto, che le condotte adottate da Enel S.p.A, tramite la sua controllata Enel Produzione S.p.A., sui mercati all’ingrosso dell’energia elettrica italiani, a partire dall’avvio del sistema centralizzato delle offerte il 1° aprile 2004, potrebbero configurare un abuso di posizione dominante, posto in essere attraverso la definizione di differenziali zonali e corrispettivi di capacità di trasporto fissati in maniera tale da ostacolare la capacità concorrenziale degli altri operatori, l’Autorità ha deliberato di aprire un’istruttoria nei confronti di Enel spa e di Enel Produzione per presunta violazione dell’articolo 82 del trattato CE.

Per quanto riguarda infine la segnalazione dell’AEEG relativa ai presunti comportamenti collusivi delle aziende partecipanti alla gara per le importazioni di energia nel mese di gennaio 2005, l’Autorità ritiene che allo stato non vi siano evidenze di intese anticoncorrenziali.
 
L’istruttoria si concluderà entro il 31 marzo 2006.


Roma, 13 aprile 2005