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PI453 - VESTRO IV


COMUNICATO STAMPA


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Provvedimento del 6 aprile 1995


COMUNICATO STAMPA


        L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha condannato per pubblicità ingannevole la VESTRO ITALIA SpA.  La decisione è stata presa in merito al messaggio contenuto in una lettera inviata dalla società di vendite per corrispondenza ai destinatari del catalogo autunno-inverno 94/95.

        Il procedimento era stato avviato lo scorso febbraio a seguito della denuncia di una consumatrice secondo la quale il messaggio induceva i destinatari a credere che tutti gli acquisti effettuati mediante catalogo potessero beneficiare di uno sconto del 50%. La lettera della Vestro, tra l'altro, affermava: "...per lei vogliamo andare oltre, favorendola e privilegiandola al massimo. Ecco perchè le ho riservato un vantaggio esclusivo. UN BUONO RISPARMIO DEL 50% pari a L. 20.000 di sconto per un ordine minimo di L. 40.000, ecc."
Lo sconto del 50% poteva dunque sembrare applicabile a tutti i prodotti del catalogo purchè di prezzo non inferiore alle 40.000. In realtà lo sconto era in cifra fissa di L. 20.000 per qualsiasi importo di acquisto, e difatti la cliente, a seguito dell'ordine da lei effettuato per un importo di circa L. 170.000, si è vista praticare uno sconto di L. 20.000.
        Il testo, insomma, si rivolge al lettore enfatizzando un "vantaggio esclusivo" consistente in un buono risparmio del 50%. Tale affermazione risulta essere falsa rispetto a tutti i possibili ordini di valore superiore alle 40.000 lire, mentre è vera solo in un caso e cioè quando l'ordine è esattamente uguale a L. 40.000, perchè in realtà lo sconto non è mai superiore alle 20.000.
        L'Autorità ha quindi ritenuto che il messaggio in esame possa indurre in errore i consumatori rispetto alla reale entità dello sconto praticato e che le modalità di diffusione e la particolare insidiosità del messaggio rendano opportuna la pubblicazione, a carico della società condannata, dell'estratto del provvedimento su un settimanale ad alta tiratura e su un'intera pagina del primo catalogo Vestro distribuito dopo la notificazione del provvedimento.
        Già in altre tre occasioni, dall'entrata in vigore del decreto legislativo che ha attribuito le competenze sulla pubblicità ingannevole all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, i messaggi della Vestro, che pubblicizzavano concorsi a premi, sono stati ritenuti ingannevoli.

Roma, 24 aprile 1995